Web tax solo dal 2019, via libera al bonus bebè: 80 euro al mese per i nuovi nati

Web tax solo dal 2019, via libera al bonus bebè: 80 euro al mese per i nuovi nati
La web tax, la tassa sui giganti di internet, inizia ad assomigliare sempre più ad un miraggio. Ogni volta che sembra a portata di mano si allontana. La norma che...

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La web tax, la tassa sui giganti di internet, inizia ad assomigliare sempre più ad un miraggio. Ogni volta che sembra a portata di mano si allontana. La norma che entrerà in manovra, firmata dal senatore Dem Massimo Mucchetti, non sarà immediatamente operativa. Le varie Google, Facebook, Twitter, non inizieranno a pagare la web tax del 6% sui servizi digitali nel 2018, ma soltanto nel 2019. Se tutto andrà bene e se il prossimo governo non deciderà altrimenti. Lo slittamento è stato inserito nella terza versione dell'emendamento Mucchetti. La giustificazione alla decisione è che si è deciso di allargare la platea delle aziende assoggettate alla tassa. Nelle versioni precedenti il balzello colpiva soltanto il «business to business», ossia le transazioni tra sole aziende. Nella nuova versione la tassa viene estesa anche al «business to consumer», ossia anche agli acquisti effettuati dagli utenti finali. Non è una novità da poco. Se prima un colosso come Amazon sarebbe restato fuori dal campo dell'imposta, adesso ci rientrerà. L'altra novità è che saranno le banche a dover trattenere l'imposta prelevandola dai bonifici per poi versarla allo Stato. La norma, ha spiegato Mucchetti, «dà una cornice anche per il business to consumer, starà poi al governo con i decreti attuativi definire le attività». Il secondo testo della proposta «era organizzato solo per il business to business perché le imprese erano chiamate a fare i sostituti d'imposta, funzione che non era attribuibile ai consumatori», ha spiegato. Aver superato questo scoglio, attribuendo alle banche il ruolo di sostituti, permette di fatto di allargare quindi anche al business to consumer. «Sulla web tax al Senato», ha detto il presidente della Commissione bilancio della Camera Francesco Boccia, «mi pare ci sia stato un confronto serio. Vediamo come chiudono», ha aggiunto, «e se sarà necessario fare delle ulteriori correzioni le faremo alla Camera».


Il problema tuttavia, è anche un altro. Lo slittamento della web tax apre anche un problema di coperture per il 2018 a cui il governo dovrà mettere una pezza. Il prelievo sui giganti di internet non è l'unica novità di ieri. Il rinnovo del bonus bebé, l'assegno da 80 euro al mese per i nuovi nati, chiesto da Alleanza Popolare sarà confermato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino