Smart working, Brunello Cucinelli dice no: «I giovani non imparano niente, torniamo alla vita normale»

Smart working, Brunello Cucinelli dice no: «I giovani non imparano niente e non c'è creatività»
Brunello Cucinelli dice no allo smart working. Il presidente e direttore creativo dell'omonima azienda è intervenuto all'evento Future for Fashion 2022. «Non...

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Brunello Cucinelli dice no allo smart working. Il presidente e direttore creativo dell'omonima azienda è intervenuto all'evento Future for Fashion 2022. «Non sono un sostenitore dello smart working, non c'è divisione tra vita pubblica e privata, non c'è creatività collettiva. E i giovani non imparano niente. Torniamo alla vita normale: vorrei riuscire a lavorare sette ore e mezzo invece che otto, tutti concentratissimi», ha spiegato.

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Le posizioni di Cucinelli

Brunello Cucinelli è noto per le sue posizioni giudicate "illuminate" sul mondo del lavoro. Lo scorso ottobre aveva sottolineato la necessità di tornare a lavorare «il giusto, io dico otto ore - aveva detto - nella mia azienda nessuno può essere connesso dopo le 17.30 e il sabato e la domenica nessuno lavora». Lavorare «12, 13 anche 17 ore al giorno e non va bene, anche se io sono convinto che il 30% del tempo che dedichiamo al lavoro si perde poi in niente perché viene bruciato dai social».

La paura della pandemia

«Tempo fa sono andato ad un meeting di un'azienda importante, c'erano 24 manager - ha spiegato -. Ho iniziato a parlare, erano tutti a guardare i messaggi sul telefonino. Io però ero lì per loro: per questo dico che dobbiamo essere normali, garbati. Nel '500 gli italiani, i fiorentini erano i mediatori dell'umanità, abbiamo grandi chance di tornare ad esserlo: per esserlo però dobbiamo essere speciali». Cucinelli ha detto di essere «positivo» anche per il futuro anche se «questa pandemia mi ha fatto abbastanza paura. Ieri sera non ho partecipato alla cena» di gala «perché io ancora ho un pò paura, dico la verità».  

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Il Mattino