Caltagirone, volano gli utili: 151 milioni

Caltagirone, volano gli utili: 151 milioni
ROMA. Via libera dal consiglio di amministrazione della Caltagirone ai risultati dei primi nove mesi del 2016 che si chiudono con un risultato ante imposte pari a 151,1 milioni di...

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ROMA. Via libera dal consiglio di amministrazione della Caltagirone ai risultati dei primi nove mesi del 2016 che si chiudono con un risultato ante imposte pari a 151,1 milioni di euro, in crescita del 73% rispetto al corrispondente periodo del 2015 (87,3 milioni). Il risultato di competenza del gruppo, spiega una nota della società, è pari a 77,7 milioni (41,2 milioni nei primi nove mesi del precedente esercizio).

È da rilevare - aggiunge ancora la nota - come il perimetro di consolidamento del gruppo si differenzi rispetto a quello al 31 dicembre 2015 e da quello al 30 settembre, sempre del 2015, per effetto dell'acquisizione di Domus Italia Spa, società operante nel settore immobiliare, da parte di Vianini il 14 aprile 2016, e del ramo di azienda cemento e calcestruzzo della Sacci Spa da parte di Cementir Italia Spa avvenuta il 29 luglio 2016.
Tornando ai conti approvati dal Consiglio di amministrazione presieduto da Francesco Gaetano Caltagirone, i ricavi operativi hanno registrato una diminuzione del 2,8% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio. Il margine operativo lordo, pari a 123,1 milioni, è in diminuzione del 2,4%, mentre il risultato operativo dopo ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per complessivi 66,7 milioni, è positivo per 56,5 (61,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015).

Il risultato della valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto, pari a 47,5 milioni (6,8 milioni al 30 settembre 2015), include gli effetti di alcune società collegate e in particolare la plusvalenza registrata in Eurostazioni, società partecipata dalla Vianini Lavori, a seguito della cessione della partecipazione in Grandi Stazioni Retail. Positivo il risultato netto della gestione finanziaria per 47,1 milioni, con un sensibile miglioramento rispetto al dato dei primi nove mesi 2015 (18,8 milioni di euro). L'incremento è influenzato principalmente dalla plusvalenza derivante dall'operazione di conferimento delle azioni di Acea in cambio di azioni Suez, perfezionata nel mese di settembre 2016 da alcune controllate al netto dell'effetto negativo della valorizzazione degli strumenti finanziari posti in essere ai fini di copertura.


L'indebitamento finanziario netto è risultato negativo per 367,7 milioni a fronte di un saldo positivo pari a 21,3 milioni al 31 dicembre 2015. La variazione è conseguente alle operazioni di acquisizione del Gruppo Domus Italia e del ramo di azienda cemento e calcestruzzo della Sacci Spa e degli acquisti di azioni quotate effettuate sul mercato. Il patrimonio netto complessivo è pari a 2,25 miliardi di euro, di cui 984,1 milioni di competenza del gruppo.
u. man.
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Il Mattino