Esordiente, apprendista, specialista, esperto o campione del digitale: per scoprire il livello di maturità digitale della propria impresa è on line Selfi4.0, il test...
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L’iniziativa rientra tra i servizi offerti dalla rete dei settantasette Punti impresa digitale (Pid) che il sistema camerale sta realizzando per supportare i processi di digitalizzazione del nostro tessuto imprenditoriale nell’ambito del piano nazionale Impresa 4.0.
Per procedere al test è sufficiente compilare on line un questionario, articolato su otto aree tematiche, e ricevere il report completo comprensivo delle indicazioni sintetiche per migliorare il proprio livello di maturità digitale. A seguito di questa prima fotografia, l’azienda potrà decidere di contattare direttamente gli uffici Pid della propria Camera di commercio per prenotare un assessment guidato con un digital promoter, una figura professionale qualificata che il sistema camerale sta formando attraverso un percorso di studi partito lo scorso 21 marzo.
«I Pid sono il primo livello di contatto delle aziende nell’ambito del network nazionale Impresa 4.0 - spiega il segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli -. Gli strumenti di assessment che mettiamo a loro disposizione permettono di capire quali sono i punti di forza e debolezza del loro stato digitale. Dopo questo step l’impresa potrà decidere su cosa investire per migliorare la propria competitività puntando sulle nuove tecnologie».
Sono già 86 i digital promoter formati, selezionati da trentasei Camere di commercio per “evangelizzare” le imprese sulle nuove tecnologie 4.0. I nuovi evangelizzatori della digitalizzazione, che a regime saranno oltre duecento, si recheranno direttamente presso le imprese eseguire l’assessment e definire il loro stato di maturità digitale con l’obiettivo di migliorarlo mediante l’individuazione delle tecnologie più idonee alla singola realtà produttiva e l’indirizzamento verso i servizi tecnologici offerti dalle Camere di commercio e dagli altri partner del Network Industria 4.0 (digital innovation hub, come quello campano, e i centri di competenza). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino