L'economia campana è alla finestra. E' la sintesi dell'aggiornamento congiunturale dell'economia campana...
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E' la sintesi dell'aggiornamento congiunturale dell'economia campana della Banca d'Italia presentato stamani dal direttore della sede, Nevio Eligio Rodighiero, e del responsabile Divisione Analisi e Ricerca Economica. Paolo Emilio Mistrulli.
Nei primi nove mesi del 2016 i segnali di ripresa si sono progressivamente attenuati, gli investimenti ridotti, le esportazioni hanno cambiato verso (-0,5%). Restano, invece, positivi i segnali per l'occupazione: nell'industria in senso stretto è cresciuto, ma è diminuita nel settore delle costruzioni dove pure il mercato immobiliare è in cospicua ripresa. Complessivamente gli occupati sono cresciuti nel primo semestre dell'anno di 53mila unità (+3,4%) con un trend superiore sia a quello del Mezzogiorno (+1,4%), sia a quello del Paese (+1,8%). Resta tuttavia alto il numero dei disoccupati anche se in flessione 20,2% (era 20,8% nel primo semestre 2015) e si riducono gli "scoraggiati), coloro che rinunciano a cercarlo un lavoro.
Per Bankitalia all'orizzonte potrebbe esserci il rischio di un ulteriore affievolimento della dinamica economica "che potrebbe incidere ulteriormente sulle aspettative, deprimendo gli investimenti".
Investimenti - sostiene la nota della sede napoletana della banca centrale - che "non sono solo una componente della domanda ma agiscono anche sull'offerta stimolando l'innovazione e innalzando la competitività, anche internazionale delle imprese".
"Un contributo importante potrebbe venire - chiude la nota - da investimenti pubblici orientati a specifiche priorità infrastrutturali".
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Il Mattino