Carfora (Confimi): «Le “Zes” non sono panacea per tutti i mali»

L'appello: serve più attenzione alle zone interne, a rischio spopolamento

Carfora (Confimi): «Le “Zes” non sono panacea per tutti i mali»
«Le zone interne della Campania si trovano attualmente ad affrontare una sfida significativa, con la crescita dello spopolamento sia in termini di popolazione residente che...

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«Le zone interne della Campania si trovano attualmente ad affrontare una sfida significativa, con la crescita dello spopolamento sia in termini di popolazione residente che di presenza d'aziende». A dichiararlo è il presidente Luigi Carfora, presidente di Confimi Industria Campania che ribadisce la necessità e l'importanza di un approccio strategico mirato a stimolare la rinascita economica di queste regioni, sottolineando che le Zone Economiche Speciali (ZES) «non rappresentano la panacea per tutti i mali». E aggiunge: «Nessun imprenditore di buonsenso investirebbe in regioni prive di servizi essenziali come infrastrutture stradali, energia, acqua, fognature e connettività digitale e per concludere dove, attualmente, manca anche la forza lavoro. Dobbiamo considerare attentamente se l'industrializzazione rappresenti la strada giusta per queste zone, o se invece dovremmo esplorare settori come l'agricoltura, la viticultura, l'enogastronomia e il turismo come valide alternative di sviluppo economico».


Concetti questi sostenuti durante la conferenza tenutasi al Palazzo dei Congressi della Fiera del Levante di Bari, promossa da Confimi Industria Bari Bat Foggia, con la collaborazione del Centro Studi Intrapresa. Iniziativa a cui ha preso parte tra gli altri il Commissario del Governo della ZES Adriatica, Manlio Guadagnuolo. 
In sostanza, il presidente Confimi Campania invita ad “adottare approcci più flessibili e innovativi per il rilancio delle regioni, evitando di replicare modelli economici che potrebbero non essere adatti al contesto locale”. 
Inoltre, lo stesso Carfora pone l’accento sull'importanza di «applicare la misura delle Zone Economiche Speciali anche al recupero dei capannoni industriali dismessi, un aspetto spesso trascurato ma di grande rilevanza per l'ambiente e il benessere delle comunità locali». 


Il commissario Guadagnolo si unisce a Carfora evidenziando che «nella Zes Adriatica stiamo dando valore alle imprese votate al miglioramento del proprio profilo ESG di sostenibilità ambientale, sociale e di buona gestione aziendale, in linea con l’Agenda Europea 2030 e con gli obiettivi di GASEZ, la Global Alliance of Special Economic Zones delle Nazioni Unite. Quindi annuncia che, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, dal prossimo 2 ottobre verrà avviata l’iniziativa Road2ESG rivolta alle imprese. Allo stesso tempo, in sinergia con il Politecnico di Bari, “stiamo sviluppando la tematica dei Cantieri green ESG per le opere infrastrutturali». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino