Arriva la carta acquisti per i meno abbienti, si chiamerà ​“Carta Risparmio Spesa”

Nelle intenzioni si tratta di un intervento più mirato per le fasce di popolazione effettivamente bisognose

Arriva la carta acquisti per i meno abbienti, si chiamerà "Carta Risparmio Spesa"
Alla fine non ci sarà l’azzeramento dell’Iva sui prodotti di prima necessità come pane e latte, che attualmente sono assoggettati ad un’aliquota...

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Alla fine non ci sarà l’azzeramento dellIva sui prodotti di prima necessità come pane e latte, che attualmente sono assoggettati ad un’aliquota agevolata del 4 per cento. Con le stesse finalità, ovvero venire incontro ai nuclei familiari più in difficoltà quando devono fare la spesa, è prevista invece l’istituzione di “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15 mila euro l’anno.

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Carta Risparmio Spesa, cosa è

Si tratterà di un’estensione dell’attuale “social card”; sarà gestita dai Comuni e servirà appunto per l’acquisto di beni di prima necessità. In pratica dunque “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari. Per questo obiettivo viene stanziato un fondo di 500 milioni.

Chi ne beneficia

Nelle intenzioni si tratta di un intervento più mirato per le fasce di popolazione effettivamente bisognose: la cancellazione dell’Iva, che pure era sostenuta da una parte della maggioranza, rischiava infatti di produrre un effetto limitato per i singoli consumatori, spalmato però su tutti, quindi anche coloro che sulla carta non ne avrebbero necessità. Inoltre con una misura di questo tipo non ci sarebbe la certezza che la riduzione di prezzo arrivi agli acquirenti, invece di essere “assorbita” in tutto o in parte dai rivenditori.

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Il Mattino