Un nuovo caso sulle cartelle di riscossione. A denunciarlo è l'avvocato Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori. ...
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«Contrariamente a diverse sentenze già ottenute dal mio studio legale - racconta - disapplicando in danno del contribuente le chiare norme di legge, i giudici tributari della Puglia hanno affermato che la cartella di pagamento, assolvendo ad una funzione meramente riscossiva, non dovesse obbligatoriamente indicare le modalità di calcolo degli interessi. Il contribuente però non si è rassegnato di fronte alla evidente ingiustizia e per far valere gli stessi principi idonei anche per tutelarsi dalle pretese shock delle banche, ha proposto ricorso per cassazione denunciando la violazione e falsa applicazione degli art. 7 e 17 della legge n.212/2000 da parte della CTR, per avere negato che la cartella dovesse essere motivata in merito alla norma disciplinatrice, alle percentuali ed ai criteri di calcolo e liquidazione degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo del tributo. La Suprema Corte applicando correttamente la legge e ribadendo principi già espressi ha accolto il ricorso del contribuente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino