Corrono le Borse europee. A Piazza Affari l'indice guida Ftse Mib accelera e chiude con un rialzo superiore a tre punti percentuali. ...
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Nuova iniezione di liquidità da parte della Banca centrale cinese intanto a sostegno del sistema bancario. La Peoplès bank of China, nel corso della notte, ha iniettato 150 miliardi di yuan, circa 23,4 miliardi di dollari, attraverso un'operazione di reverse repo.
Seduta positiva per le borse asiatiche, che salgono in scia a Wall Street e all'ipotesi, sempre più concreta, di un rinvio del rialzo dei tassi Usa. Ancora molto volatili i listini cinesi, che però chiudono in forte progresso.
Tokyo è salita dell'1,1%, Seul dello 0,7%, Sydney dell'1,2% e Taiwan dell'1,4%. Hong Kong avanza dell'1,6% mentre i listini cinesi, al termine di una seduta molto volatile, chiudono in rialzo. La borsa di Shanghai ha terminato le contrattazioni in progresso del 5,34% mentre quella di Shenzhen è salita del 3,33%. Chiusa una serie negativa che proseguiva da cinque giornate. Maggior rialzo dal 2013 per Giacarta (+3,28%) con il governo che promette «grandi» stimoli economici.
Ieri il presidente della Fed di New York, William C. Dudley, ha detto di ritenere «meno stringente» l'ipotesi di un rialzo dei tassi Usa già a settembre. Insieme alle Borse sono salite sia le materie prime che il petrolio.
«Vediamo alcuni interessanti punti di ingresso» ha detto Catherine Yeung, direttore investimenti di Fidelity a Hong Kong, anche se «gli investitori si devono attendere ulteriore volatilità». L'indice Msci Asia-Pacifico, paniere che monitora l'andamento dei listini dell'area, sale dell'1,6% portando il suo rialzo nelle ultime due sedute sopra al 3%. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino