Si fa presto a dire «costi standard». Poi, quando si tratta di abbandonare la spesa storica per passare a misuratori oggettivi dei bisogni, iniziano i mal di...
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E forse avremmo fatto come in Spagna che ha inaugurato per prima la Tav che da Madrid va verso la meridionale Siviglia. Il federalismo sanitario e quello fiscale, però, stanno imponendo l’abbandono graduale della spesa storica per passare a criteri oggettivi. Tuttavia le regioni ricche non si sono rassegnate a un riequilibrio in favore del Mezzogiorno e hanno proposto e fatto approvare - con la colpevole disattenzione delle classi dirigenti del Sud - criteri che sotto una patina di oggettività nascondono dei veri e propri trucchi per conservare - e in qualche caso incrementare - i vantaggi storici. Eccone una rapida rassegna che tocca su sei campi - sanità, università, istruzione, manutenzione strade, asili e trasporti locali - il riparto annuale di 123 miliardi di euro. Una cifra talmente elevata che merita di essere tradotta: sono 6.000 euro annui a famiglia.
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Il Mattino