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Circa 100 euro al mese risparmiati da ogni singolo cittadino. Oltre 3mila e cinquecento euro all'anno per una famiglia di 3 persone. A partire dal 1° maggio con l'addio definitivo all'obbligo di esibire il Green pass anche per accedere al posto di lavoro e, soprattutto, a quello di indossare la mascherina al chiuso - oltre all'auspicato ritorno alla normalità - in vista dell'estate sembra prospettarsi per gli italiani la possibilità di risparmiare qualche soldo alla fine del mese. Come? Riprendendo un'analisi realizzata dall'associazione di consumatori Consumerismo all'inizio dell'anno. Il sito stimava infatti che - considerando i prezzi medi di mascherine e tamponi, dal primo aprile non più calmierati - ogni singolo cittadino, «spende circa 300 euro all’anno tra chirurgiche e Ffp2, cui si aggiungono 75 euro di spesa mensile per i tamponi (ipotizzando un tampone rapido e uno molecolare al mese), per una spesa totale di 1.200 euro annui». Una famiglia di 3 persone, per le stesse voci di spesa e ipotizzando gli stessi consumi, deve affrontare un costo pari a 3.618 euro annui. Spesa che può arrivare a 4.824 euro annui in caso di nucleo familiare composto da 4 persone, che spende per tutta la famiglia 1.224 euro annui per le mascherine, 3.600 euro per i tamponi.
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LE ECCEZIONI
Soldi che quindi ora almeno in parte, dovrebbero restare nelle tasche degli italiani.
Una decisione definitiva non è ancora stata presa ma questa, con ogni probabilità, sarà l'indicazione che arriverà nei prossimi giorni. Allo stesso modo, salvo cambiamenti dell'ultimo minuto, dovrebbe essere confermato l'obbligo anche all'interno delle scuole. In tale direzione del resto, si è già espressa una circolare del ministero, chiarendo come la protezione per le vie respiratorie dovrà essere necessariamente indossata anche durante gli esami di fine anno scolastico. Discorso identico anche per operatori sanitari, medici, ospiti e lavoratori delle Rsa, visitatori degli ospedali. C'è poi da considerare che con la minore attenzione a cui gli italiani stanno riabituandosi, c'è una maggiore possibilità di contagio. E quindi aumenta la necessità di sottoporsi ad un tampone. Cioè lievitano i costi.
Situazioni che ovviamente appartengono alla vita di tutti gli italiani e che quindi erodono quel tesoretto mensile che, stando all'analisi che aveva realizzato Consumerismo, potrebbe comunque in parte essere speso dagli italiani per altre necessità.
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Il Mattino