La Doxa diventa franco-americana Marina Salamon resta presidente

La Doxa diventa franco-americana Marina Salamon resta presidente
Marina Salamon  cede il controllo  di Doxa al gruppo franco-americano BVA. Lo annuncia  sul proprio sito internet la stessa società, fondata nel secondo...

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Marina Salamon  cede il controllo  di Doxa al gruppo franco-americano BVA. Lo annuncia  sul proprio sito internet la stessa società, fondata nel secondo dopoguerra e acquistata dall'imprenditrice nel 1991. L'accordo prevede uno scambio azionario tra BVA Group e Alchimia Spa, la holding di Marina Salamon, che reinvestirà la maggioranza di quanto ricevuto in azioni BVA, diventandone quindi socia e resterà presidente di Doxa-Bva. Secondo quanto si apprende, il passaggio della quota di controllo di Alchimia è avvenuto a una cifra inferiore ai 10 milioni di euro e prevede l'opzione per l'acquirente di arrivare a detenere l'intero capitale.

BVA Group, terza più importante società di ricerche di mercato in Francia, ha realizzato nel 2018 un giro d'affari di 180 milioni di euro e conta oltre 800 collaboratori negli uffici in Europa, Asia e Stati Uniti. L'intero staff di Doxa, 140 persone, verrà mantenuto e ampliato - si legge nella nota - così come resterà Vilma Scarpino, attuale a.d. e socia di Doxa.
«Condividiamo con BVA gli stessi valori, e le nostre culture di ricerca sono simili. BVA è partecipata, insieme, da 4 soci-imprenditori e dal fondo Naxicap. Li stimo molto e penso che questo sia un assetto azionario rivolto al futuro, ben diverso dalle società multinazionali» ha dichiarato la Salamon.
Dal perimetro dell'operazione è esclusa l'agenzia di marketing e comunicazione Connexia, che fa sempre capo ad Alchimia e ha fatturato 13,5 milioni nel 2013 Nell'operazione, Alchimia è stata affiancata da Linklaters, mentre BVA è stata assistita sotto il profilo legale dagli studi Vivien & Associès e da Portolano Cavallo, mentre New Deal Advisors si è occupato degli aspetti finanziari e Spada Partners di quelli fiscali.
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Il Mattino