NEW YORK - La Fed apre a un aumento dei tassi in settembre. E le borse calano, con Wall Street pesante per la possibilità di una nuova stretta. Le parole di William Dudley,...
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Dall'Azienda America arrivano dati positivi che sembrano confermare la posizione da falco della Fed. La produzione industriale cresce più delle attese. Il mercato immobiliare si rafforza, con le costruzioni di case che salgono in luglio ai massimi degli ultimi cinque mesi a dispetto di una previsione di contrazione. «Ci stiamo avvicinando a un punto che ritengo sarà appropriato per un aumento dei tassi» afferma Dudley, che oltre a essere il presidente della Fed di New York è il vice presidente del Federal Open Market Committee, l'organismo decisionale della Fed. La prossima riunione è in calendario il 20 e 21 settembre e la possibilità di una stretta già allora non è da escludere. Un aumento «è possibile» mette in evidenza Dudley, precisando che la «crescita nella seconda parte dell'anno sarà più sostenuta rispetto ai primi sei mesi. Il mercato del lavoro continua a rafforzarsi e in questo contesto ci avviciniamo a una stretta».
Anche sul fronte internazionale sembra esserci calma, anche se è ancora troppo presto per valutare gli effetti della Brexit sull'economia. Nessuna particolare incertezza sembra arrivare dalla politica interna americana. Le elezioni non pesano sulle decisioni della Fed, afferma Dudley, sottolineando che è difficile dire se l'incertezza sull'esito del voto si stia facendo sentire sull'economia Leggi l'articolo completo su
Il Mattino