«È la prima volta che il sistema delle imprese collabora con il sistema universitario per avviare e consolidare un percorso fondamentale. Si mettono insieme le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’intesa, come ha sottolineato Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria Nazionale, mira a valorizzare le caratteristiche qualificanti dei DIH e quelle dei CC. I digital innovation hub, con la loro diffusione capillare sul territorio. I Competence center, intorno a cui ruotano le principali università e centri di ricerca del Paese, contribuiranno alla realizzazione di progetti innovativi e, presso le loro sedi, offriranno alle imprese - soprattutto PMI - la possibilità di testare le tecnologie. Inoltre, con le loro competenze digitali, i CC offriranno alle imprese attività di formazione specialistica e di orientamento. Questo accordo nazionale rappresenta l’infrastruttura per la partecipazione al programma europeo Digital Europe, che prevede la creazione di un network di European Digital Innovation Hub. L’obiettivo dei DIH e dei CC è aggregare le eccellenze del territorio per candidare in Europa soggetti qualificati e credibili.
«La Campania farà – garantisce Nicolais - la sua parte e l’idea di tenere insieme le grandi imprese e le piccole, che fanno il 90% del tessuto produttivo della Regione sarà vincente. E’ un percorso che abbiamo, in parte, avviato con Cisco che ha messo a disposizione, gratuitamente, per il periodo dell’emergenza Covid-19, la piattaforma di collaboration Cisco WebEx per supportare le aziende che stanno implementando, o che vogliono implementare, processi di smart working».
«È più forte la necessità, nel Meridione di seguire questo metodo, quello della collaborazione fra il sistema produttivo e quello accademico» dice il Professore Piero Salatino Presidente del Competence Center Meditech. «La nostra esperienza, pienamente inserita nella rete nazionale, - sottolinea - ha la peculiarità di essere interregionale, perché è campana e pugliese, ed ancora la particolarità di concentrarsi in un area del Paese che ha più margini, più opportunità di crescita, più esigenza di interventi. Sarà necessario concentrarsi sulle innovazioni tecnologiche e su una imprescindibile rivoluzione del metodo su questi temi».
«Da un punto di vista operativo - conclude Edoardo Imperiale Direttore Generale del DIH Campania - questa nuova infrastruttura offrirà alle imprese, in particolare le PMI, supporto nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 per l’implementazione di programmi di sviluppo tecnologico e nella trasformazione digitale dei prodotti, dei processi e delle filiere». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino