Fino a cinque milioni di multa alle piattaforme digitali che non eliminano dalla rete le “fake news” certificate come tali da un tribunale, o contenuti che istigano...
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Nella proposta si punta a eliminare l'anonimato sul web, nel senso che le interazioni con i vari social, anche a tutela dei minori, devono essere tracciabili e riconducibili a una persona reale. Una persona, quindi, dotata di email e codice fiscale e che sia quindi rintracciabile. Altro caposaldo della proposta, l'esercizio effettivo del diritto all'oblio, secondo quanto indicato dalla Cassazione e sulla scorta del Regolamento europeo sui dati personali ed elaborato dalla Corte di giustizia europea. «Non introduciamo nuove fattispecie penali - ha detto Occhiuto - ma ci allineiamo alle indicazioni europee: si rispetta la libertà della Rete, evitando un approccio repressivo».
De Girolamo rivela che «da madre mi sono accorta di quanto insidiose siano alcune piattaforme social dove, protetti dall'anonimanto, operano personaggi dediti al cyberbullismo, alla molestia, allo stalking. Penso sia venuto il momento di smetterla di lamentarsi e di agire. Il mio è un appello anche a Pd e M5S, oltre che alla presidente Boldrini» molto impegnata sul fronte della lotta alle fake news e all'uso improprio di Internet. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino