E sono due. Dopo la Svizzera capitola anche il Liechtensterin. E' il secondo paradiso fiscale del Vecchio continente a dire addio al segreto bancario. Il ministro...
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Significa che il Fisco italiano che ha indagini in corso, potrà chiedere i dati dei conti correnti e delle altre attività finanziarie detenute dai contribuenti nel Liechtenstein. Come per Berna, anche in questo caso, si partirà con un accordo per lo scambio delle informazioni "su richiesta". E sempre come per Berna, in poco tempo, si arriverà ad uno scambio "in automatico" secondo i meccanismi definiti dall'Ocse. Scambio che partirà dal 2017 a velere sui redditi del 2016.
Prima di entrare in vigore, l'accordo tra l'Italia e il Liechtenstein dovrà essere ratificato dai rispettivi parlamenti. Ma le informazioni scambiate partiranno, a prescidere dal tempo che ci vorrà per le ratifiche, dal giorno della sigla del protocollo, ossia già da oggi. Questo consentirà al Liechtenstein di uscire fuori dalla black list dei paesi non collaborativi e ai contribuenti italiani che hanno fondi nell'ormai ex paradiso fiscale, di poter aderire con un forte sconto alla voluntary disclosure, la misura lanciata da Roma per regolarizzare i capitali illecitamente esportati all'estero. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino