Fitch e Moody's sull'Italia: «Pessimismo dopo il voto»

Fitch e Moody's sull'Italia: «Pessimismo dopo il voto»
Le agenzie internazionali di valutazione finanziaria Moody's e Fitch sono pessimiste sul futuro dell’Italia e sulla capacità di tenuta dei suoi conti pubblici...

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Le agenzie internazionali di valutazione finanziaria Moody's e Fitch sono pessimiste sul futuro dell’Italia e sulla capacità di tenuta dei suoi conti pubblici dopo il voto. All’indomani della conferma del rating BBB con outlook stabile da parte di Standard and Poor's, Moody's spiega che l’esito delle elezioni italiane, che rende al momento lungo e incerto il processo di formazione di un nuovo Governo, aggiunge elementi di sfida strutturale su economia e conti pubblici per il Paese.


Moody’s ha attualmente una valutazione sull’Italia Baa2, appena due gradini entro la soglia dell’investment grade, con outlook negativo. L’agenzia ribadisce che per la direzione del merito di credito italiano saranno fondamentali, più che la composizione del nuovo esecutivo, le politiche economiche adottate, in particolare su riduzione del debito, riforme strutturali e misure pro crescita. “I piani fiscali dettagliati del nuovo governo saranno quindi altamente rilevanti per la direzione del profilo di credito dell’Italia”, si legge in una nota.

Moody’s sottolinea inoltre che molta attenzione verrà prestata a ogni eventuale iniziativa per depotenziare le riforme realizzate dai precedenti governi come quelle su mercato del lavoro e pensioni. In particolare, si legge, passi indietro sulle riforma Fornero del 2011 sarebbero “negativi per il merito di credito dell’Italia”.

Sulla stessa linea Fitch, secondo la quale il risultato delle elezioni politiche in Italia aumenta i rischi sul bilancio pubblico e sul processo delle riforme nel Paese. L’esito delle elezioni, si legge, “rende difficile la formazione di un Governo stabile, incrementa la possibilità di un qualche allentamento sui conti pubblici e indebolisce ulteriormente le prospettive per le riforme strutturali”.

L’agenzia registra un aumento delle probabilità di un governo debole o instabile e, per quanto in campagna elettorale sia stata smorzata la retorica anti euro, non esclude una maggioranza euroscettica formata da Lega e Movimento 5 Stelle, sebbene improbabile. Il sostegno per i due partiti, aggiunge Fitch, sottolinea in generale l’aumentata influenza dei partiti populisti sulla politica italiana.

Le implicazioni di politica economica diverranno più chiare con il procedere delle trattative sul nuovo Governo, “nondimeno riteniamo che un qualche allentamento fiscale sia ora più probabile, limitando la riduzione del debito pubblico”, sostiene l’agenzia.


Fitch ha attualmente un rating sovrano BBB sull’Italia, con outlook stabile. L’agenzia si pronuncerà sull’Italia il 16 marzo e successivamente il 31 agosto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino