Il fondo monetario internazionale ha peggiorato le sue stime sul debito e il Pil in Italia tra il 2018 e il 2023. È quanto emerge da un confronto delle tabelle del Fiscal...
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A fare leggermente meglio del nostro Paese c'è stato nuovamente il Portogallo (125,7%). Questa fotografia resterà tale, secondo l' Fmi, per tutto il periodo considerato e al termine del quale il ratio giapponese è visto al 235,4%, quello greco al 151,1% e quello portoghese al 102,8%. Il Fondo sottolinea che le sue previsioni si basano sulla manovra 2018 e sul Documento di economia e finanza dell'aprile scorso.
Il "rischio Italia" torna a riaffacciarsi nelle analisi del fondo monetario.
«Il nostro consiglio all'Italia è costante da anni: sul piano delle politica di bilancio è necessario un consolidamento credibile e notevole nel medio termine per salvaguardare i conti pubblici e per mettere il debito su una traiettoria di calo». Lo afferma Vitor Gaspar, responsabile del Fiscal Monitor del Fmi. «Questo è particolarmente importante per posizionare l'Italia in modo che possa minimizzare i rischi qualora si materializzino».
«Siamo d'accordo con coloro che sostengono che la crescita italiana è deludente da anni e che le riforme strutturali chiave sono la riforma del lavoro, dei prodotti e dei servizi, pubblica amministrazione», aggiunge Gaspar. In via generale, Gaspar spiega come il Fmi «continua a invitare i paese ad approfittare della crescita per costruirsi uno spazio di bilancio» da usare in caso di rallentamento. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino