Gestione della crisi dei migranti La Bei mette sul piatto 3,7 mld

Gestione della crisi dei migranti La Bei mette sul piatto 3,7 mld
Dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) 3,7 miliardi di euro di prestiti destinati ai progetti che affrontano le questioni migratorie. Dopo l'accordo tra il Parlamento...

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Dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) 3,7 miliardi di euro di prestiti destinati ai progetti che affrontano le questioni migratorie. Dopo l'accordo tra il Parlamento e il Consiglio - approvato con 487 voti favorevoli, 96 contrari e 42 astensioni - manca solo il via libera finale di quest'ultimo per concedere ulteriori finanziamenti, pari nel complesso a 5,3 miliardi, ai progetti realizzati nelle aree non Ue, di cui 3,7 per la gestione delle crisi dei migranti. Tre le novità dell'intesa, che ridefinisce il mandato della Bei. La prima: la possibilità di concedere prestiti ai Paesi terzi con un quarto obiettivo "di alto livello" per affrontare le cause profonde della migrazione. La seconda: il rafforzamento delle disposizioni per prevenire il riciclaggio di denaro e combattere il terrorismo, l'evasione, l'elusione e la frode fiscale. La terza: il potenziamento delle possibilità di prestito della Bei per progetti per ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici. Entro il 2020 sarà aumentata la capacità di investimento Ue all'estero a 32,2 miliardi con uno sforzo speciale nei Paesi mediterranei e nei Balcani. L'Unione europea fornisce una garanzia di bilancio alla Bei fino a un massimo di 30 miliardi di euro per le operazioni "esterne" per il periodo 2014-2020, di cui 3 miliardi di riserva. Le nuove norme libererebbero proprio questi ultimi e, di questi, un importo fino a 1,4 miliardi di euro sarebbe destinato ai progetti del settore pubblico che affrontano le cause profonde della migrazione. Un ulteriore importo, pari a 2,3 miliardi di euro, sarebbe destinato ai prestiti del settore privato per i progetti connessi all'immigrazione, portando così il massimale a 32,3 miliardi. I progetti realizzati al di fuori dell'Ue rappresentano circa il 10% del totale dei prestiti Bei.

Intanto si apprende che si terrà a Vienna il 20 settembre un vertice Ue speciale sulla migrazione. Ad annunciarlo il cancelliere austriaco Sebastian Kurz al termine dell'incontro con il presidente Ue Donald Tusk, che domani sarà a Roma per parlare col premier italiano Paolo Gentiloni. Kurz ha detto che al centro delle discussioni dei capi di Stato e di Governo sarà il contrasto alla migrazione illegale. L'Austria assumerà dal 1° luglio la presidenza di turno dell'Ue. Gli incontri di Tusk nelle capitali europee di questi giorni preparano il vertice Ue del 22-23 febbraio a Bruxelles. A giugno i 27 dovranno definire una linea di marcia per la riforma del sistema di asilo e per superare i contrasti sul ricollocamento dei migranti, ostacolato dal gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia). Finora non ci sono segnali di un accordo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino