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I paletti della Ue alle nozze Ita-Lufthansa mettono a rischio l’operazione. Perché da ieri, con la comunicazione ufficiale dell’Antitrust europea, scatta una corsa contro il tempo per rispondere ai rilievi dei tecnici di Bruxelles che ritengono, come noto, che il matrimonio possa danneggiare la concorrenza, aumentando i prezzi su alcune rotte e penalizzando così i passeggeri.
L’AVVERTIMENTO
L’avvertimento, arrivato ieri sul tavolo del colosso tedesco e del Mef, specifica che se non arriveranno soluzioni concrete il piano potrà essere anche bocciato. Tre le criticità: i voli tra l’Italia e l’Europa centrale, quelli tra l’Italia, il Nord America e il Giappone e il peso eccessivo che i due vettori avrebbero all’aeroporto di Linate. Sia il Tesoro che Lufthansa hanno preso atto dei rilievi e ribadito che sono al lavoro per trovare una soluzione. C’è tempo fino al 26 aprile per fornire spiegazioni.
I tedeschi stanno perdendo la pazienza e non escludono, almeno informalmente, di rivedere la posizione se dall’analisi del taglio delle rotte chiesto da Bruxelles emergesse un “vulnus” nei conti.
Se sul fronte Linate, è possibile il taglio degli slot, su quello delle rotte a lungo raggio Lufthansa non ha nessuna intenzione di fare troppe concessioni, soprattutto per le tratte tra Italia e Stati Uniti. Ritiene poi che non vada considerata l’alleanza commerciale con United Airlines e Air Canada come un’unica entità insieme a Ita. Sciogliere il nodo sarà cruciale.
BRACCIO DI FERRO
Sempre ieri la commissaria europea per la Concorrenza Ue, Margrethe Vestager, ha respinto al mittente le accuse del ministro Giancarlo Giorgetti, che aveva stigmatizzato come la burocrazia della Ue bloccasse la creazione di campioni europei. «Abbiamo autorizzato tante fusioni» - ha sibilato da Bruxelles. Di fatto però proprio le obiezioni della Commissione rischiano di penalizzare le compagnie del Vecchio Continente, favorendo quelle americane e asiatiche. In ballo, anzi in pericolo, ci sono migliaia di posti di lavoro e la presenza in un settore strategico come quello del trasporto aereo.
Lufthansa per ora non molla e assicura che replicherà punto su punto ai rilievi. Per consentire all’Antitrust Ue di dare un parere finale entro il 6 giugno. Sotto sotto però si prepara anche ad un piano B se le soluzioni proposte non saranno accettate alla luce di una «realtà economica dell’aviazione così competitiva come quella italiana». L’obiettivo resta quello di chiudere entro l’anno il dossier ma ovviamente non a tutti i costi. L’operazione - si ribadisce - deve essere economicamente sostenibile. In un contesto così complesso tornano in pista, tra gli scenari possibili, il ritorno in scena del gruppo Msc o una rimodulazione dell’alleanza con i tedeschi.
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Il Mattino