Per diventare autonomi i giovani italiani ci mettono sempre di più. «Se un giovane di vent'anni nel 2004 aveva impiegato 10 anni per costruirsi una vita autonoma,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per fronteggiare l'emergenza generazionale e ridurre la forbice tra giovani e anziani «serve una rimodulazione dell'imposizione che, con funzione redistributiva, tenga conto della maturità fiscale». Questa la proposta contenuta in uno studio della Fondazione Visentini secondo la quale sarebbe necessario anche un «contributo solidaristico da parte della generazione più matura che gode delle pensioni più generose», questo - aggiunge lo studio - sarebbe «doveroso, non solo sotto il profilo etico, ma anche sotto quello sociale ed economico». Nella ricerca presentata oggi alla Luiss si evidenzia che l'Italia «è penultima in Europa per equità intergenerazionale facendo meglio solo della Grecia». Inoltre, «sarebbe necessario un patto tra generazioni con un contributo da parte dei pensionati nella parte apicale delle fasce pensionistiche con un intervento progressivo sia rispetto alla capacità contributiva, sia ai contributi versati», si legge nello studio.
Nell'ambito delle soluzioni proposte, lo studio della Fondazione Visentini ipotizza il coinvolgimento - per tre anni, in un vero e proprio «patto tra generazioni» di circa due milioni di cittadini pensionati «sottoscrittori», chiamati a contribuire allo sviluppo di un altrettanto elevato numero di 'Neet' (i giovani non impegnati nello studio, né nel lavoro, né nella formazione).
Il Mattino