L'agricoltura bio diventa doc, in arrivo la prima legge di settore

L'agricoltura bio diventa doc, in arrivo la prima legge di settore
Una legge per mettere a norma, per la prima volta, il biologico. Entro marzo. Ad annunciarlo è stato ieri il deputato Pd Massimo Fiorio, primo firmatario della proposta di...

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Una legge per mettere a norma, per la prima volta, il biologico. Entro marzo. Ad annunciarlo è stato ieri il deputato Pd Massimo Fiorio, primo firmatario della proposta di legge “Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico”. «A marzo - afferma - contiamo di avere l’approvazione in Aula della Camera del testo unico sul biologico che per organizzare un settore che vale tre miliardi di euro e che registra un continuo sviluppo, con grande richiesta da parte dei consumatori e un forte orientamento da parte delle imprese».


Il testo definirà distretti e filiere bio, ma non solo. «Dal mondo del biologico c’era una forte richiesta di istituire un fondo destinato tra l’altro al finanziamento della ricerca nel settore». Il Ministero delle Politiche Agricole si occuperà poi, con decreto, di «normare i controlli e le sanzioni per le aziende». Facendo chiarezza nel sistema italiano, la legge faciliterà anche la promozione del settore nei mercati internazionali. A ribadire la necessità di una normativa ad hoc, i numeri del settore in sensibile crescita. Secondo gli ultimi dati, ad aumentare sono occupazione e superfici, nonché vendite, salite di un ulteriore 20% nel 2016 secondo Ismea/Nielsen.

Il 68% delle famiglie italiane mangia abitualmente cibo biologico. L’Italia (con 1,49 milioni di ettari) è al secondo posto in Europa dopo la Spagna, nella graduatoria delle migliori aree agricole bio. Plauso alla legge arriva da Aiab-Associazione italiana per l’agricoltura biologica, che però vede pure «aspetti deboli», a partire dai fondi che, secondo il presidente Vincenzo Vizioli, sarebbero sempre «quelli della cosiddetta tassa sui pesticidi che però, anche se ideati e destinati al fondo per il sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura biologica, da diversi anni vengono distorti dai governi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino