La Doria, gruppo agroalimentare di Angri quotato a Piazza Affari, vara il nuovo piano industriale che prevede investimenti per un ammontare di 114,7 milioni di euro da effettuare...
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Circa la metà degli investimenti sarà realizzata in Italia, in particolare nei siti di Parma, Sarno e Fisciano, mentre la restante parte sarà, invece, effettuata dalla controllata Ldh nel Regno Unito, dove verrà realizzata una piattaforma logistica destinata allo stoccaggio e alla movimentazione delle merci da distribuire sul mercato inglese per migliorare l’efficienza della società in termini di logistica, ridurre i costi e renderla maggiormente competitiva.
Il piano prevede di raggiungere nel 2021 un fatturato consolidato di circa 757 milioni di euro e una redditività lorda di circa 79 milioni, mentre l’utile netto è stimato alla fine del 2021 in circa 43 milioni.
Oggi il consiglio di amministrazione ha approvato i conti del 2017, con un utile netto in calo del 9,8% a 30,4 milioni e ricavi consolidati in crescita del 2,4% (più 6,2% a parità di cambio) a 669,1 milioni. Proposta la distribuzione di un dividendo di 0,23 euro, in crescita rispetto alla cedola di 0,18 distribuita l’anno scorso.
“Nel 2018 - spiega il presidente Antonio Ferraioli - lo scenario di mercato continuerà a essere caratterizzato da una concorrenza molto accesa e dalla pressione della grande distribuzione, in particolare nel Regno Unito, a causa dell’inflazione indotta dalla svalutazione della sterlina. Quest’anno è attesa, pertanto, una dinamica dei prezzi pressoché stabile, nonostante il previsto incremento complessivo del costo degli approvvigionamenti. In tale contesto, con il piano industriale 2018-2021 il gruppo pone le basi per continuare la sua crescita organica e per essere pronto e reattivo alle nuove sfide di mercato. Il conseguimento degli obiettivi prefissati - conclude il numero uno - renderà La Doria più forte e competitiva, pronta a valutare opportunità di sviluppo anche per linee esterne in un settore, come quello alimentare italiano, che evidenzia una notevole frammentazione”. Nel 2014 il gruppo ha acquisito Pafial (Althea), diventando leader in Italia nei sughi pronti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino