Un mercato del lavoro anagraficamente sempre più vecchio, con lo spazio per i giovani che si riduce non solo come qualità del lavoro (stragrande maggioranza di...
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di quasi 160 mila. Lo rivela il report “Ingorgo generazionale?” realizzato dalla Fondazione Di Vittorio della Cgil.
Prendendo a riferimento tutte le classi di età (15-34, 35-49, 50-64), emerge dallo studio che solo tra i giovani (15-34 anni) tutte le grandezze del mercato del lavoro peggiorano: meno occupati, più disoccupati, più inattivi, cambiando profondamente, a loro sfavore, la gerarchia nel mercato del lavoro, con particolare criticità nel Mezzogiorno, dove il tasso di occupazione attuale (29,8%) segna un ritardo di oltre 20 punti percentuali rispetto al tasso di occupazione del Nord (51,0%).
L’età resta un elemento discriminante sul lavoro a sfavore dei giovani. Le gerarchie sono cambiate: 10 anni fa il tasso di occupazione dei giovani era più elevato di quello dell’età matura (50,7% contro 47,1%): nel secondo rimestre 2018 i punti di differenza sono diventat 19, ma a favore dei più anziani (41,4% contro 60,3%). Anche le classi di età intermedie tra i 35 ed i 49 anni hanno visto ridursi il tasso di occupazione, ma la differenza (-2,7 punt), è molto più contenuta rispetto ai più giovani. Simmetricamente, il tasso di inattività dei giovani, che era quasi di 9 punti inferiore a quello delle classi di età mature, è nel secondo trimestre 2018 di circa 13 punti superiore (48,5% contro 35,4%). Il tasso di disoccupazione - osserva ancora il report - , così come il numero di disoccupati, è cresciuto in tutte le classi di età: tuttavia, l’aumento in punt percentuali di quello giovanile (+7,9) è circa il doppio di quello della fascia intermedia (+3,9 punt) e più del doppio di quello della fascia matura (+3,6).
Abbassare l'età del pensionamento, con la "quota 100" che il governo vuole introdurre, servirà anche a dare più possibilità ai giovani? Il governo gialloverde ne è copnvinto, molti economisti - e anche il presidente dell'Inps, Tito Boeri - non vedono un legame automatico "tot pensionamenti, tot assunzioni".
Il Mattino