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Nei 95 miliardi di ricavi indicati oggi dal amministratore delegato di Leonardo come obiettivo del piano industriale 2024-2028, c’è un forte ruolo degli stabilimenti campani di elettronica e aerostrutture: Fusaro, Nola e Pomigliano.
Un piano accolto molto favorevolmente dalla Borsa con Leonardo che inizialmente non ha fatto prezzo per eccesso di rialzo per poi essere ammessa alle contrattazioni e segnalare un rialzo del titolo intorno al 6%.
il piano di Leonardo fotografa il momento geopolitico attuale sintizzato dal claim “bulletts & bytes”: «Se i bullets (proiettili) sono la base della difesa convenzionale, i bytes diventano oggi il fattore determinante del quale non può fare a meno una difesa moderna che punta ad assicurarsi una superiorità tattica e strategica negli scenari di crisi.
Per avere queste tecnologie è necessaria la capacità di ingenti investimenti, oltre che un sistema della ricerca molto evoluto e interconnesso con le aziende.
in questo contesto si profilano investimenti importanti per l’industria elettronica che in Campania in particolare nello stabilimento del Fusaro una punta molto avanzata.
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Il Mattino