Mediaset, Confalonieri: «Nuova causa contro Vivendi»

(Foto Ansa)
Il contenzioso con Vivendi non riguarda solo diritti violati ma frena anche i progetti futuri di Mediaset. L'alleanza doveva essere «qualcosa di molto positivo ed...

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Il contenzioso con Vivendi non riguarda solo diritti violati ma frena anche i progetti futuri di Mediaset. L'alleanza doveva essere «qualcosa di molto positivo ed è diventato un elemento fortemente negativo, un intralcio, un condizionamento pesante al nostro sviluppo». Lo dice il presidente Fedele Confalonieri annunciando in assemblea che «poche settimane fa abbiamo nuovamente citato in tribunale Vivendi per violazione contrattuale, concorrenza sleale e violazione della legge sul pluralismo televisivo».


Mediaset «con il peso di questa querelle societaria non può esprimere appieno le sue potenzialità» ripete Confalonieri e fa alcuni esempi. «Ci è preclusa ogni iniziativa che possa direttamente o indirettamente incidere sui settori tv e telecomunicazioni, proprio a causa della presenza di Vivendi in posizione di controllo in Telecom di collegamento in Mediaset». «È quindi evidente - ribadisce - che risolvere questo grave contenzioso è per noi una priorità assoluta. Non sono sul tavolo solo i nostri diritti violati ma anche molti nostri progetti futuri». «Non arretreremo - conclude rivolto ai soci - sul piano della difesa legale e nella tutela dei nostri e vostri interessi».

«In autunno è prevista una nuova asta per i diritti tv della serie A, noi parteciperemo con l'obiettivo di ottenere la migliore offerta televisiva calcistica per i tifosi italiani». Lo ha detto Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, parlando di Mediaset Premium in assemblea.

«Oggi Mediaset Premium è interamente nelle nostre mani e faremo il possibile per riportarla in equilibrio». Lo ha detto il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri in assemblea. «La società - ha spiegato - ha certamente sofferto per il trauma subito dalla vicenda Vivendi ma nonostante questo l'azienda è rifocillata immediatamente sul business con un unico obiettivo, quello di ristrutturare il business model rendendolo sostenibile». Il 19 giugno Mediaset ha acquisito da Telefonica l'11,1% di Mediaset Premium arrivando a detenere il 100% del capitale sociale della pay tv.

Confalonieri ha ricordato lo "stato dell'arte" sui diritti tv del calcio, dopo le recenti aste in Italia e in Europa. «Sulla Champions League abbiamo fatto una buona offerta, superiore a quella della volta scorsa. Non è bastato, ma per noi era la cifra giusta» spiega. Per quanto riguarda la serie A «non abbiamo partecipato perché era inaccettabile la composizione dei pacchetti, come abbiamo fatto pesare sia alla Lega che all'Antitrust». Ma precisa: «l'offerta di Premium per la prossima stagione è l'unica completa, unendo alla serie A un anno di Champions League in esclusiva».


«Non si escludono acquisizioni o partnership così come cessioni di attività non più core», ha detto Confalonieri, rispondendo in particolare al fondo Amber che in assemblea ha criticato la strategia "stand alone" del gruppo.
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Il Mattino