Nutella si appresta a mangiare Crunch. Ferrero - secondo indiscrezioni - è vicina all'acquisto delle barrette di cioccolato americane di Nestlé per 2,8...
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Liberandosi delle attività di dolciumi, che oltre a Crunch includono Butterfinger, Nestlé potrebbe concentrarsi negli Stati Uniti sui settori che ritiene a maggiore crescita, ovvero il caffè, i cibi per gli animali e l'acqua. Da tempo il colosso alimentare svizzero cerca il rilancio della divisione di cioccolato americane ma senza grandi successi: le vendite continuano a calare e il 2016 si è chiuso con ricavi per 915 milioni di dollari. Netslé è finita di recente sotto pressione dell'azionista attivo Third Point, che ha una quota da 3,5 miliardi di dollari nel colosso, ed ha in parte ceduto alle sue richieste fissando per la prima volta un target di redditività e impegnandosi ad accelerare il piano di riacquisto di azioni proprie. Su un punto però è restata irremovibile: la quota in L'Oreal non si tocca.
Con in tasca le barrette a stelle e strisce di Nestlé, Ferrero rafforzerebbe la sua presenza negli Stati Uniti, dove ha una quota di mercato del 4,8% grazie all'acquisizione delle caramelle Ferrara, divenendo il terzo produttore americano di dolciumi, dopo Hershey e Mars. Proprio Hershey sarebbe una delle rivali di Ferrero per il cioccolato americano, ma la Nutella sarebbe meglio posizionata per chiudere l'accordo e sarebbe in pole position. L'appetito di Hershey per lo shopping è stato in parte soddisfatto nelle scorse settimane con l'acquisto per 921 milioni di dollari di Amplify Snack Brands, con il quale si è rafforzata nei settori delle patatine e dei pop corn. L'industria dei dolciumi americani è sotto pressione con la maggiore attenzione sui consumi di zucchero e la concorrenza delle barrette salutari. Nonostante questo le aziende del settore continuano a prosperare, avendo ampia flessibilità di innovare e posizionarsi per continuare a godere dei benefici della golosità dei consumatori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino