Paluani, il tribunale di Verona dichiara il fallimento: 82 milioni di debiti per l'azienda di Campedelli (ex Chievo)

Storica società del pandoro fondata nel 1921 e controllata della famiglia Campedelli, già proprietaria anche della squadra di calcio del Chievo

Paluani, il tribunale di Verona dichiara il fallimento:
Il tribunale di Verona dichiarato nei giorni scorsi il fallimento della Paluani Spa, storica società del pandoro fondata nel 1921 e controllata della famiglia Campedelli,...

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Il tribunale di Verona dichiarato nei giorni scorsi il fallimento della Paluani Spa, storica società del pandoro fondata nel 1921 e controllata della famiglia Campedelli, già proprietaria anche della squadra di calcio del Chievo. Lo scrive il quotidiano L'Arena, ricordando che lo scorso anno le attività produttive, il marchio e lo stabilimento erano stati ceduti per 7,6 milioni, sotto le insegne della nuova Paluani 1921 Spa, alla Sperlari, che fa capo al gruppo dolciario tedesco Katjes International.

 

 

La società di origine è ancora in possesso di beni immobili, che in parte nel frattempo sono stati alienati. Il giudice Monica Attanasio, riporta L'Arena, 'ha preso la sua decisione nominando curatori Matteo Creazzo e Andrea Rossi, che finora avevano seguito la procedura di concordato in qualità di commissari e convocando i creditori il prossimo 23 ottobre per l'esame dello stato passivo'.

 

Sentenza di fallimento

La sentenza di fallimento con revoca della procedura di concordato 'è stata motivata contestando all'azienda una serie di criticità fra le quali le scarse possibilità di riuscire a soddisfare i creditori: a fronte di un ammontare complessivo di quasi 82 milioni di euro richiesti, la somma che la Spa rendeva disponibile era inferiore ad un milionè. Ad aprile 2022, secondo i libri portati in Tribunale con la domanda di omologa del concordato, le banche erano esposte verso Paluani per un totale di circa 35,5 milioni. Tra gli istituti, Banca Valsabbina, Banco Bpm, Bper, Caribolzano, Carige, CereaBanca, Crèdit Agricole, Credito Valtellinese, Mps, Unicredit.

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Il Mattino