«È pericolosissimo toccare» il meccanismo che adegua l'età di pensionamento all'aspettativa di vita, «perchè può avere sia...
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Boeri fa notare che «le generazioni che hanno già vissuto questo adeguamento, per esempio con l'aumento dell'età pensionabile di quattro mesi nel 2016, o prima ancora, di tre mesi nel 2013, direbbero: ma perchè noi abbiamo dovuto pagare?».
«Le pensioni sarebbero più basse» senza un aumento progressivo dell'età pensionabile, che quindi «non è neanche nell'interesse dei lavoratori più deboli»: «Se possono andare in pensione prima, sappiamo che saranno i datori di lavoro stessi a spingerli a ritirarsi prima», aggiunge Boeri. «A quel punto uscirebbero con delle pensioni più basse» visto il funzionamento del sistema contributivo.
Secondo Boeri, se una persona «percepisce la pensione più a lungo, perchè si vive più a lungo, è giusto anche che contribuisca più a lungo al sistema, altrimenti il sistema non riesce a reggere». Quanto ai singoli lavoratori, Boeri sottolinea come un'uscita anticipata si rifletta sugli importi delle pensioni, perchè, evidenzia, «col sistema contributivo più si lavora, più i trattamenti aumentano». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino