Pensioni d'oro, da giugno via al taglio degli assegni oltre 100mila euro lordi annui

Pensioni d'oro, da giugno via al taglio degli assegni sopra 100mila euro lordi annui
Arriva da giugno il taglio sulle pensioni d'oro previsto dalla legge di Bilancio. Lo chiarisce l'Inps con una circolare nella quale si ricorda che a decorrere dal 1°...

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Arriva da giugno il taglio sulle pensioni d'oro previsto dalla legge di Bilancio. Lo chiarisce l'Inps con una circolare nella quale si ricorda che a decorrere dal 1° gennaio 2019 e per la durata di 5 anni «i trattamenti pensionistici diretti complessivamente eccedenti l'importo di 100.000 euro lordi su base annua sono ridotti di un'aliquota percentuale in proporzione agli importi dei trattamenti pensionistici». La riduzione partirà dal 15% per la quota di assegni tra 100.000 e 130 mila euro fino ad arrivare al 40% per la quota oltre 500 mila euro.


La vicenda aveva nelle scorse settimane scatenato pmeiche. L'opposizione aveva infatti accsuato il governo di aver volutamente ritardato i tagli, previsti nella manovra, per farli scattare solo dopo le elezioni di giugno.

«Saranno circa 25 mila posizioni e c'è un risparmio per lo Stato di 140 milioni», afferma il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, intervistato da Giovanni Floris a diMartedì su La7. «Questa volta si è iniziato cambiando paradigma di intervento - ha continuato Tridico - con le pensioni di cittadinanza, un sussidio dato anche in un periodo di non crescita e tagliando laddove c'era da tagliare, nella parte alta dei redditi che funzionasse da redistribuzione».

Nel dettaglio gli importi saranno ridotti del 15% per la quota di importo da 100.000 a 130.000 euro; del 25% per la quota di importo da 130.000 a 200.000 euro; del 30% per la quota di importo da 200.000 a 350.000 euro; del 35% per la quota di importo da 350.000 a 500.000 euro; del 40% per la quota di importo eccedente i 500.000 euro.

Ai fini dell'individuazione dell'importo pensionistico complessivo superiore a 100.000 euro rilevano gli importi lordi su base annua di tutti i trattamenti pensionistici diretti a prescindere dal sistema di calcolo adottato per la liquidazione degli stessi. Non sono considerate le pensioni di invalidità e quelle riconosciute a vittime del dovere.

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Il Mattino