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Permessi 104, più familiari possono dividere i giorni di assistenza Arrivano le novità sui permessi legati alla Legge 104 introdotte del Decreto approvato a giugno dal governo Il decreto, sostanzialmente, prevede la possibilità di alternare i permessi lavorativi previsti dalla Legge 104 tra più familiari del soggetto disabile. Ma ci sono nuove regole e semplificazioni anche per i congedi straordinario di due anni previsti per assistere un familiare convivente (di cui all’articolo 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151). Ecco le novità dal 13 agosto.
L’obiettivo della norma in attuazione della normativa ue, ricorda l’Inps nel messaggio 3096 del 05 agosto 2022, è quello di «conciliare l’attività lavorativa e la vita privata per i genitori e i prestatori di assistenza, nonché di conseguire la condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e la parità di genere in ambito lavorativo e familiare». Il messaggio dell’Inps fornisce dunque, con riferimento ai lavoratori dipendenti del settore privato, le prime indicazioni rilevanti ai fini del riconoscimento delle relative indennità. Ma le indicazioni operative di dettaglio saranno oggetto di una specifica circolare che verrà pubblicata successivamente.
PERMESSI 104
Iniziamo con i permesse legati alla Legge 104- Permessi di cui all’articolo 33 della legge n. 104/1992 L’articolo 3 del Decreto eliminando il principio del “referente unico dell’assistenza”, in base al quale, nel previgente sistema, a esclusione dei genitori - a cui è sempre stata riconosciuta la particolarità del ruolo svolto - non poteva essere riconosciuta a più di un lavoratore dipendente la possibilità di fruire dei giorni di permesso per l’assistenza alla stessa persona in situazione di disabilità grave. Il nuovo aritcolo prevede invece che, fermo restando il limite complessivo di tre giorni, per l’assistenza allo stesso individuo con disabilità in situazione di gravità, il diritto può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto, che possono fruirne in via alternativa tra loro.
Dunque, dal 13 agosto 2022, più soggetti aventi diritto possono richiedere l’autorizzazione a fruire dei permessi in argomento alternativamente tra loro, per l’assistenza alla stessa persona disabile grave.
PREMESSO STRAORDINARIO DI DUE ANNI
Passando al congedo straordinario di due anni per l’assistenza a familiari disabili in situazione di gravità.
E ancora, nel caso di convivenza normativamente prevista ma non ancora instaurata, «il richiedente è tenuto ad allegare alla domanda una dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’articolo 46 del D.P.R. n. 445/2000, da cui risulti che provvederà a instaurare la convivenza con il familiare disabile in situazione di gravità entro l’inizio del periodo di congedo richiesto e a mantenerla per tutta la durata dello stesso».
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