Philip Morris acquisterà nei prossimi cinque anni metà del tabacco prodotto in Italia, con un investimento totale di 500 milioni di euro. Sono questi i termini...
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«È un momento importante per l'Italia - ha affermato il ministro - che si dimostra un produttore di qualità, che viene considerato dal settore. L'accordo permette all'agricoltura e al settore tabacco di garantire reddito e posti di lavoro. Sono convinto che oggi come oggi in agricoltura sia necessario essere imprenditori, e programmazione e filiera sono le parole d'ordine, che sono garantite da questo accordo, che è una best practice applicabile a tante altre realtà».
L'accordo, ha spiegato Massimo Andolina, senior vicepresident operations di Philip Morris International, impegna gli agricoltori a seguire criteri di sostenibilità ambientale e sociale, oltre che di qualità del prodotto, che verrà usato per i dispositivi che scaldano il tabacco senza bruciarlo. «Questo accordo di filiera, in un settore fortemente competitivo, ci permette di valorizzare capacità, competenze ed eccellenze italiane, per realizzare la nostra visione di un mondo senza fumo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino