Porti, l'Europa ammonisce l'Italia: «Gli scali devono pagare le tasse»

Porti, l'Europa ammonisce l'Italia: «Gli scali devono pagare le tasse»
È scontro tra Italia ed Europa sui porti. L'Antitrust della Commissione europea ha infatti minacciato l'apertura della procedura di infrazione contro i nostri...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È scontro tra Italia ed Europa sui porti. L'Antitrust della Commissione europea ha infatti minacciato l'apertura della procedura di infrazione contro i nostri porti, accusando gli scali di aver fatto concorrenza sleale verso le altre banchine europee e lo Stato italiano per non aver pagato le tasse per le concessioni. «Con l'esenzione dalle tasse alle Autorità portuali italiane, che sono coinvolte in attività economiche, l'Italia rinuncia a una parte di entrate che costituiscono risorse economiche per lo Stato - ha spiegato Bruxelles -. Così la misura di esenzione si configura come perdita per le casse centrali». Inoltre l'Europa «ritiene che la misura dell'esenzione distorce, o minaccia di farlo, la concorrenza e influenza negativamente i traffici merci dentro l'Unione».



Immediata la risposta di Assoporti, che si difende spiegando che i porti non sono aziende private, ma «enti pubblici come lo Stato». Così «si rischia di mettere in ginocchio tutti i nostri i porti - commenta il presidente dell'associazione che rappresenta i porti italiani, Zeno D'Agostino -. Metteremo a lavoro tutte le risorse a nostra disposizione per offrire ogni utile contributo al ministero dei Trasporti in questa difficile partita».

«Accogliamo positivamente la proposta lanciata dal presidente di Assoporti Zeno D'Agostino: il cluster marittimo contrasti unitariamente, e auspicabilmente accanto a un Governo forte e autorevole, questa incomprensibile posizione della Direzione generale Competition della Commissione Ue sui porti italiani», commenta Nereo Marcucci, presidente di Confetra, la Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica.

I porti italiani si troveranno costretti ad aumentare le tasse aeroportuali del 30-40% per soddisfare le richieste dell'Europa, facendo scappare gli armatori. Si tratta di un'operazione da 100 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino