È scontro tra Italia ed Europa sui porti. L'Antitrust della Commissione europea ha infatti minacciato l'apertura della procedura di infrazione contro i nostri...
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Immediata la risposta di Assoporti, che si difende spiegando che i porti non sono aziende private, ma «enti pubblici come lo Stato». Così «si rischia di mettere in ginocchio tutti i nostri i porti - commenta il presidente dell'associazione che rappresenta i porti italiani, Zeno D'Agostino -. Metteremo a lavoro tutte le risorse a nostra disposizione per offrire ogni utile contributo al ministero dei Trasporti in questa difficile partita».
«Accogliamo positivamente la proposta lanciata dal presidente di Assoporti Zeno D'Agostino: il cluster marittimo contrasti unitariamente, e auspicabilmente accanto a un Governo forte e autorevole, questa incomprensibile posizione della Direzione generale Competition della Commissione Ue sui porti italiani», commenta Nereo Marcucci, presidente di Confetra, la Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica.
I porti italiani si troveranno costretti ad aumentare le tasse aeroportuali del 30-40% per soddisfare le richieste dell'Europa, facendo scappare gli armatori. Si tratta di un'operazione da 100 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino