(Teleborsa) - Continua a crescere il rischio povertà in Italia, che nel 2021 ha raggiunto il 20,1% della popolazione dal 20% del 2020, per un totale di 11,8 milioni di individui....
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Il numero di indigenti sale a 14,83 milioni di persone, per una percentuale del 25,2% della popolazione complessiva, se si includono anche coloro che sono a rischio di esclusione sociale.
La percentuale di bambini a rischio povertà è cresciuto al 26,7% nel 2021 dal 23,8% del 2020, risultando la più elevata dal 1995, per un totale di 667mila bambini. Includendo quelli che vivono in famiglie a rischio esclusione sociale, la percentuale sale al 31,6% dal 27% del 2020.
Dati letti con una certa preoccupazione da Assoutenti, che preannuncia un peggioramento per l'anno prossimo, a causa dell'impatto del caro-energia, dell'aumento dei prezzi al dettaglio e della abnorme crescita dei listini alimentari.
"Si tratta di dati che, purtroppo, appaiono già superati e obsoleti a causa della grave situazione di crisi scoppiata nel 2022", spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, aggiungendo che "l'emergenza bollette, unitamente all'impennata dell'inflazione che ha raggiunto i livelli record degli ultimi 38 anni, stanno creando nell'anno in corso una nuova ondata di povertà".
Truzzi cita anche i dati Istat sulle vendite alimentari, che hanno registrato un tracollo del 4,4% su base annua, e nota "questo significa che gli italiani, per far fronte al rincaro dei prezzi e al caro-bollette, sono costretti a mangiare di meno e tagliare i consumi alimentari, il sintomo più evidente dell'impoverimento che sta colpendo una consistente fetta di popolazione".
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Il Mattino