Pubblica amministrazione a caccia di risparmi, dall'elettricità ai tablet

Il ministro del Tesoro, Giovanni Tria
È sempre stagione di spending review e lo è soprattutto per la Conisp, la società del ministero dell'Economia chiamata a razionalizzare gli acquisti delle...

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È sempre stagione di spending review e lo è soprattutto per la Conisp, la società del ministero dell'Economia chiamata a razionalizzare gli acquisti delle pubbliche amministrazioni, dalle autovetture alle marmellate, dalla luce ai tablet. L'ultimo monitoraggio condotto da via Venti Settembre, insieme con l'Istat, rileva risparmi su molte delle voci contemplate. Insomma gli enti che comprano tramite la Consip, la centrale unica degli acquisti, spendono meno rispetto a quelli che vanno sul mercato per conto proprio.


Stando al Rapporto 2018, che fa il punto sull'anno precedente, il prezzo del consumo di energia elettrica si è
ridotto nel complesso del 24%. Anche la bolletta del gas è convenuta, per chi ha acquistato tramite la convenzione con cui Consip blinda i fornitori (-5,6%). Oggi una parte non indifferente delle uscite della P.a se ne va per l'informatica. Ecco che guardando ai tablet si possono raggiungere sconti superiori al 39%, mentre per i portatili il taglio arriva fino al 24%. E ancora, per le stampanti si può risparmiare il 57%. Inoltre le convenzioni permettono di ridurre di quasi un terzo (-30,3%) il costo al minuto delle chiamate tramite cellulare.

Fin qui il confronto tra le spese che le amministrazioni fanno agganciandosi ai contratti che sottoscrive Consip, selezionando i fornitori attraverso gare ad hoc. Ma per gli acquisti di taglio minore, sotto una certa soglia, c'è una sorta di mercato virtuale, il Mepa, in cui comunque c'è un controllo della Centrale degli acquisti. In questo caso anche se i venditori presenti sono abilitati dalla centrale unica, il prezzo rimane libero, o meglio non è bloccato da una convenzione.

Sul Mepa la possibilità di ottenere dei risparmi è legata alle modalità con cui ci si rivolge a questo mercato. E di
solito, almeno dai risultati del Rapporto, l'approccio diretto, che non passa da una negoziazione, è più salato: per la carta per esempio si può pagare anche l'8 o il 9% in più. Per la carta riciclata il sovrapprezzo raggiunge l'11%.

Oltre al Mepa c'è un altro mercato digitale, chiamato Sistema dinamico delle acquisizioni, funzionale agli acquisti correnti. Qui le riduzioni di prezzo vanno dal 2-3% per la pasta e il riso a quasi il 20% per dolci e marmellate.

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Il Mattino