La scure di sanzioni pesantissime, da 10mila a 100mila euro, si abbatterà sulle compagnie assicurative se non pubblicheranno gli sconti su internet. La rivoluzione rc auto, che...
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Ma è proprio quanto aveva chiesto l’Ania all’assemblea annuale. Questa norma si dovrà incastrare nel Codice stradale, che richiederà una modifica. Ma per il presidente della commissione Attività produttive della Camera, il dem Guglielmo Epifani, che ha svolto una trattativa determinante questo è un punto fondamentale, che ha portato all’approvazione della riforma (che ha visto impegnato in prima linea il parlamentare napoletano Leonardo Impegno). «È da due anni che sto lavorando. Un negoziato intenso con le assicurazioni, che grazie alla mia conoscenza profonda del territorio napoletano in cui sono stato eletto, mi ha consentito di trovare una soluzione all’infinita telenovela dell’rc auto», racconta l’ex leader sindacale. E spiega la logica del provvedimento: «Ci sono aree in cui l’assicurazione costa di più, perché le compagnie sostengono di dover affrontare i costi dell’alta sinistrosità. Ma se proprio in queste aree si verifica un comportamento virtuoso è giusto premiarlo. Anche per il motivo che qui l’evasione è a livelli altissimi, o si fa ricorso a immatricolazioni in altre città per beneficiare di prezzi migliori. Ma è evidente che proprio i costi alti favoriscono l’evasione. Un meccanismo perverso che andava avanti da anni, perciò abbiamo pensato di spezzarlo». Anche per Minucci il caro-polizza sarebbe determinato dalla «spropositata presenza delle frodi rispetto al resto d’Europa», oltre che dai «più alti valori dei risarcimenti per le lesioni gravi». Ma il presidente dell’Ania non approva la riforma e paventa la possibilità di una guerra Nord-Sud: «Si contrapporrebbe la necessità di una compensazione da parte di altri assicurati che, per la sola ragione di circolare in zone dove si registrano meno incidenti, dovrebbero pagare prezzi più alti. Non ci sembra che questi cittadini (la maggioranza) possano essere soddisfatti di questa soluzione».
L’8 settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari, lo scontro si trasferirà in aula alla Camera. Si dovranno approvare le nuove norme che prevedono anche altre importanti novità. Tra queste la possibilità di far riparare la macchina dal proprio carrozziere e non da quello convenzionato con l’assicurazione, così come volevano le compagnie per concedere le agevolazioni. Inoltre, per i danni importanti ”non lievi” è stata prevista una tabella unica per i risarcimenti, che dovrà essere messa a punto entro 120 giorni dall’approvazione della legge. I parametri di riferimento dovrebbero essere quelli del tribunale di Milano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino