In Rcs comincia ufficialmente l'era di Urbano Cairo, fresco di vittoria nello scontro con Andrea Bonomi, Mediobanca, Diego Della Valle, Unipol e Pirelli per il gruppo...
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Nel gruppo editoriale, "ora ciò che voglio fare è avere tutte le deleghe e capire quando esce 1 euro perché esce e come", è stata l'immediata dichiarazione di intenti arrivata da Cairo, che dunque con ogni probabilità diventerà amministratore delegato del gruppo editoriale, prima di procedere alla fusione con la sua Cairo Communication. Ad assemblea conclusa, l'editore de La7 nonché presidente della squadra di calcio del Torino ha ribadito i suoi programmi di sviluppo del gruppo Rcs, citando le sinergie con la rete televisiva, lo sviluppo dello Sport e in particolare del Giro d'Italia e l'eventuale lancio in Spagna di nuovi periodici, ma ha anche sottolineato la rilevanza dei rapporti fra l'editore e il direttore del quotidiano, che resterà Lucio Fontana.
Cairo ha aggiunto che "trasformare il Corriere della Sera in un giornale tabloid sarebbe la cosa più pazza che uno potrebbe fare, come intervenire sulla linea politica editoriale. Penso che meno la gente si accorge che sono arrivato e meglio è". L'editore de La7 ha, inoltre, affermato che non avrebbe mai venduto la Rcs Libri, di recente passata ai concorrenti di Mondadori, nemmeno la sede storica di via Solferino nel centro di Milano, la radio e le altre attività che sono state cedute negli ultimi anni dal gruppo nell'ordine di fare cassa. A chi gli chiedeva quando conta di prendere le redini del gruppo Rcs, si è limitato a replicare "ho dato la disponibilità a rinunciare alle vacanze". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino