Smart Working, oltre 50 milioni di risparmio per la Pubblica Amministrazione

Durante i mesi della pandemia da Covid il lavoro agile d'emergenza ha generato un risparmio considerevole per le pubbliche amministrazioni. Solo per i ministeri, secondo...

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Durante i mesi della pandemia da Covid il lavoro agile d'emergenza ha generato un risparmio considerevole per le pubbliche amministrazioni. Solo per i ministeri, secondo le prime stime della Funzione Pubblica, si tratta di oltre 50 milioni di euro. In dettaglio, si tratta di 18 milioni derivanti dallo straordinario non svolto e 35 milioni dai buoni pasto non goduti. «Come abbiamo già proposto, puntiamo adesso a riallocare queste somme sulla contrattazione integrativa e, dunque, a beneficio degli stessi dipendenti pubblici», commenta il ministro della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone. «Ciò significa - evidenzia - incentivare la produttività, erogare più formazione o magari allargare il welfare integrativo. Ecco, valorizzare con riconoscimenti concreti i lavoratori delle amministrazioni rappresenta uno degli obiettivi più importanti dello smart working a regime».

«Come abbiamo già proposto, puntiamo adesso a riallocare queste somme sulla contrattazione integrativa e, dunque, a beneficio degli stessi dipendenti pubblici. Ciò significa incentivare la produttività, erogare più formazione o magari allargare il welfare integrativo. Ecco, valorizzare con riconoscimenti concreti i lavoratori delle amministrazioni rappresenta uno degli obiettivi più importanti dello smart working a regimè», ha detto il ministro per la Pa Fabiana Dadone.

 

Sono state emanate le linee guida sul Pola, un ulteriore passo avanti sulla strada del lavoro agile a regime. Saranno lo...

Posted by Fabiana Dadone on Monday, 14 December 2020

Nel frattempo sono state emanate le linee guida del piano organizzativo del lavoro digitale per il 2021. «Molte volte in questi mesi mi è stato chiesto come avremmo valutato la produttività. Ecco, il decreto contiene a questo scopo indicatori di sviluppo e misurazione che vanno dal numero di dipendenti e giornate svolte in lavoro agile alla valutazione della performance organizzativa e individuale, fino agli impatti esterni, per l'utenza, l'ambiente e la collettività». Scrive su Facebook il ministro in occasione della emanazione delle linee guida sul Pola (Piano organizzativo lavoro agile). Secondo il ministro le amministrazioni potranno organizzare «il lavoro in modo più attento e capillare, valutando obiettivi e risultati finali con una conseguente ricaduta positiva sull'erogazione del servizio al cittadino».

Il consigliere 5 Stelle si fa la doccia in collegamento con il Comune (e passa nudo davanti alla telecamera)

«Non identifico certamente nel lavoro agile la panacea di tutti i mali della Pa» aggiunge Dadone «è una nuova organizzazione del lavoro, uno strumento in più per le pubbliche amministrazioni. Potrà dare ottimi risultati con obiettivi chiari e un monitoraggio attento ai risultati. Iniziamo quindi un percorso diverso da quello di reazione alla crisi pandemica, mettiamo a regime una modalità di lavoro che coinvolge strumenti, innovazione tecnologica, ma soprattutto un approccio culturale da Paese di serie A, perché le sfide che ci attendono e gli obiettivi che ci poniamo non lasciano margine a nulla di meno» conclude Dadone.

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Il Mattino