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I marchi italiani dominano lo sport mondiale.
Non ci sono solo i campioni azzurri a splendere, ma anche le aziende a segnare numeri da record. Il Made in Italy funziona e piace: a dimostrarlo saranno le prossime Olimpiadi, una delle rassegne più seguite insieme ai Mondiali di calcio. Arriveranno dall’Italia sia le piste di atletica che le piscine di nuoto, ovvero le discipline principali. Un significativo attestato di stima verso multinazionali che per aggiudicarsi le supercommesse hanno battuto l’agguerrita concorrenza straniera. Come la Mondo, l’azienda piemontese fondata da Edmondo Stroppiana negli anni ’50, che fornirà le pavimentazioni in gomma per la regina olimpica. «Siamo fortunati a essere in questo circolo da Montreal ’76. Ma ogni anno si riparte da zero, perché cambiano gli interlocutori e le nazioni», testimonia Federico Stroppiana, vice presidente del Gruppo Mondo, che ha chiuso un 2022 con un fatturato consolidato di 220 milioni di euro. La pista realizzata ad Alba è la stessa su cui Marcell Jacobs e gli azzurri hanno vinto a Tokyo 2020. Un doppio trionfo. «Sappiamo quanto sia difficile rimanere sull’onda del successo. Noi – prosegue Stroppiana – dobbiamo sempre dimostrare che quello che facciamo è migliore di quello degli altri. Ci siamo riusciti in Giappone, dove c’era la volontà di far lavorare le aziende locali e invece li abbiamo convinti per la qualità del nostro prodotto. Dopo il Covid e l’aumento dei costi per le materie prime, devi sempre pensare a innovare, con un prodotto che abbia caratteristiche di sostenibilità».
CANTIERE FRANCIA
Dal tartan alle piscine: a Parigi si stanno costruendo 24 vasche, griffate dalla Castiglione, che prende il nome dalla cittadina di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.
SU DUE RUOTE (E NON SOLO)
L’Italia monopolizza inoltre il mercato delle bici, con gli storici produttori come Bianchi, Colnago e Pinarello, i marchi più ambiti dai ciclisti. A proposito di due ruote, nel motomondiale dominano le Case tricolori: Ducati e Aprilia. La Ducati è reduce da un 2022 sensazionale, il miglior anno di sempre e non solo per il trionfo in pista di Pecco Bagnaia, in cui è stato superato per la prima volta il traguardo delle 60mila moto e il miliardo di euro di fatturato. Anche il Gruppo Piaggio, di cui fa parte l’Aprilia che si è scoperta vincente nella stagione della MotoGp, ha chiuso l’esercizio 2022 con i risultati migliori di sempre, stabilendo nuovi record per tutti gli indicatori, tra cui il fatturato superiore ai 2 miliardi di euro, l’utile netto a 84,9 milioni di euro, in crescita del 41,4%. Dalle 2 alle 4 ruote. Anche se la Ferrari in Formula 1 non vince il Mondiale, può consolarsi con il bilancio da primato fuori dalla pista: «Lo scorso anno si è concluso con risultati finanziari eccezionali, come un utile netto di 939 milioni di euro e una generazione di free cash flow industriale di 758 milioni di euro», ha commentato Benedetto Vigna. L’amministratore delegato del Cavallino ha poi sottolineato come «questi dati pongono le basi per un consuntivo 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo». Nel 2022 sono state oltre 13mila le auto vendute dalla Casa di Maranello, il 22% con motore ibrido.
QUESTIONE DI FRENI
Per auto così veloci, hanno un ruolo fondamentale le pinze dei freni. A fornirle è la Brembo, azienda leader degli impianti frenanti che equipaggia tutti i team di Formula 1. Nel 2022, la società bergamasca ha fatto registrare i valori più alti di sempre nella sua storia: 3.629 milioni di euro di fatturato. Nonostante la contrazione del mercato per le vicende belliche. Altra importante industria italiana in F1 è Pirelli, che ha da poco rinnovato l’accordo per la fornitura esclusiva dei pneumatici fino al 2027, e che ha chiuso un 2022 «sopra le attese»: i ricavi sono cresciuti del 24,1% a 6.6 miliardi di euro e l’utile netto è in crescita del 35,5%. Continua a crescere anche il fatturato della Technogym. L’azienda romagnola leader mondiale nelle tecnologie per la preparazione atletica, sottolinea una nota, «ha chiuso il 2022 con il record di ricavi pari a 721,5 milioni di euro, facendo segnare un +18% rispetto al 2021, grazie a una crescita a doppia cifra su tutti i continenti, specialmente in Nord America (+46%)». Dalla Leone che fornisce guantoni e materiali per installare ring ai parquet Ennova dove si gioca a pallavolo, dominiamo anche in questi settori. C’è un filo conduttore di un’Italia così vincente nell’industria sportiva: passione e visione, pragmatismo e fantasia per sfidare i competitors mondiali.
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