Anziani, sottodimensionati e, in molti casi, non adeguatamente qualificati rispetto alla mansione da svolgere. Sono i dipendenti pubblici italiani secondo...
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Andando avanti con questa tendenza, dunque, nel 2020 l'età media sarà salita a 53,6 anni, con ben 232mila persone che avranno tra i 65 e i 67 anni e oltre 603mila tra i 60 e i 64 anni; circa un terzo dei lavoratori pubblici italiani fra soli tre anni sarà in uscita dal mercato del lavoro.
Al progressivo invecchiamento dei dipendenti della Pa e alla conseguente riduzione del loro numero nei prossimi anni si aggiungono i tagli al personale, che dal 2007 a oggi hanno riguardato il 5% dei lavoratori, vale a dire 237.220 persone. Oggi i dipendenti pubblici italiani sono 3.257.014 (dati 2015).
Dal confronto con gli altri paesi europei però emerge che il numero dei lavoratori del pubblico impiego in Italia non si distanzia molto dal numero dei loro omologhi europei.
I dipendenti pubblici in Italia addirittura sono circa 2/3 di quelli inglesi e 1,3 milioni in meno rispetto a quelli tedeschi. Ma per comprendere quanto siano proporzionati il numero degli occupati ai servizi da erogare è importante il rapporto fra il numero di dipendenti pubblici e il totale dei cittadini residenti: In Italia ci sono 5,5 impiegati pubblici ogni 100 residenti, una cifra leggermente inferiore che in Germania (5,7), ancora meno che in Spagna (6,4) e molto più distante dal Regno Unito, dove ci sono 7,9 impiegati pubblici ogni 100 cittadini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino