Superbonus 110% avanti tutta nonostante intoppi normativa e cessione credito

Superbonus 110% avanti tutta nonostante intoppi normativa e cessione credito
(Teleborsa) - Continuano a salire gli investimenti che hanno accesso alle agevolazioni del Superbonus 110%, nonostante il caos dei crediti incagliati e dei numerosi paletti posti...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Continuano a salire gli investimenti che hanno accesso alle agevolazioni del Superbonus 110%, nonostante il caos dei crediti incagliati e dei numerosi paletti posti dal governo per evitare le frodi. Circa 3 miliardi in più ogni mese, anche se la gran parte è assorbita dalle villette unifamiliari, mentre molto poco viene investito dai condomini.


Dagli ultimi dati pubblicati dall'ENEA sino al 31 maggio 2022 emerge che gli investimenti si sono attestati a 30,6 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 27,4 miliardi di fine aprile, per un numero di asseverazioni che passa da 155.543 a 172.450. Il totale degli investimenti per lavori già conclusi e ammessi a detrazione è pari al 70,1% per un valore di 21,5 miliardi di euro.

Le tabelle rivelano però che il Superbonus 110% non è riuscito a conquistare i condomini, la categoria più resistente, che contano solo per il 15,5% del totale degli edifici, mentre le villette unifamiliari sono il 53% del totale e gli altri edifici indipendenti il 31,5% del totale.

A limitare i successo del superbonus i paletti posti dal governo e la limitata possibilità di cedere il credito, misura che avrebbe dovuto favorire l'utilizzo dei bonus edilizi. E invece, secondo una indagine della CNA sono in attesa di essere monetizzati da parte delle imprese circa 2,6 miliardi di euro legati a crediti fiscali non riscossi relativi al Superbonus a causa dei continui cambi di regole e normativa per le detrazioni fiscali.


La consistenza di questi crediti bloccati (circa il 15% del totale) - spiega CNA - sta mettendo in crisi migliaia di imprese, in particolare oltre 60mila imprese artigiane si trovano con il cassetto fiscale pieno di crediti ma senza liquidità e con impatti gravissimi: il 48,6% del campione parla di rischio fallimento (33mila imprese) mentre il 68,4% prospetta il blocco dei cantieri attivati. E questo ha impatto anche sull'occupazione perché sarebbero ben 150mila i posti di lavoro a rischio nella filiera delle costruzioni a causa del blocco della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Per non essere schiacciate dalla mancata cessione dei crediti, quasi un'impresa su due sta pagando in ritardo i fornitori, il 30,6% rinvia tasse e imposte e una su cinque non riesce a pagare i collaboratori.


Leggi l'articolo completo su
Il Mattino