Superjet, Leonardo punta su Pomigliano

Superjet, Leonardo punta su Pomigliano
Con la firma dell'intesa tra Leonardo e il gruppo cinese Kangde Investment l'aeronautica civile nazionale guarda ora decisamente a oriente. Ieri l'amministratore...

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Con la firma dell'intesa tra Leonardo e il gruppo cinese Kangde Investment l'aeronautica civile nazionale guarda ora decisamente a oriente. Ieri l'amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha strappato alla Cina un accordo in qualche modo storico visto che il grande polo aeronautico di Pomigliano parteciperà alla progettazione e alla costruzione del primo velivolo commerciale a lungo raggio di Pechino, il Comac CR929, un aereo ancora in fase di studio ma che a breve sarà chiamato a contrastare lo strapotere nei cieli dei colossi Boeing e Airbus. Intanto, «a Pomigliano saranno prodotte componenti della fusoliera e altri componenti nonché attività di ingegneria di progettazione e produzione ad alto valore aggiunto».

 
Dopo aver riqualificato e rilanciato l'impianto di Grottaglie, in provincia di Taranto, dove si realizzano importanti pezzi di fusoliera del velivolo commerciale a lungo raggio Boeing 787, Leonardo dà quindi il via nel settore dell'aviazione civile alla politica dei tre forni, visto che il gruppo italiano produce già componenti per l'americana Boeing e l'europea Airbus. Una politica industriale che guarda al comparto napoletano e che potrebbe risultare determinante ai fini del rilancio. Da tempo infatti i sindacati lamentavano l'assenza di prospettive concrete di sviluppo per Pomigliano, fabbrica che si occupa soprattutto della produzione della fusoliera del velivolo regionale del consorzio franco-italiano ATR. Un impianto che però produce anche componenti per i grandi velivoli commerciali Boeing ed Airbus ma dove negli ultimi tempi il gigante di Seattle aveva ravvisato criticità che in base alle ultime dichiarazioni di Leonardo sono state superate.

A ogni modo, una volta finalizzato l'accordo con Pechino, Leonardo potrà cogliere le opportunità offerte dal mercato dell'aviazione civile cinese caratterizzato da elevatissimi tassi di crescita. «La scelta di Leonardo di partecipare al programma COMAC CR929 aggiunge Profumo - testimonia il ruolo centrale del sito di Pomigliano d'Arco nella strategia internazionale del gruppo». Tecnicamente, Leonardo ha per il momento sottoscritto un Memorandum of Understanding con il gruppo cinese Kangde Investment nell'ambito del programma Comac CR929. In questa chiave il gruppo italiano valorizzerà competenze e proprietà intellettuali sviluppate sul territorio nazionale a fronte della partecipazione finanziaria da parte di Kangde. L'intesa prevede una joint venture, la Kangde Marco Polo Aerostructures Jiangsu Co. Ltd, società che sarà responsabile dello sviluppo, della produzione e dell'assemblaggio di componenti in materiale composito per il nuovo velivolo intercontinentale.

«È stata una scelta sottolinea ancora l'ad Profumo che testimonia le nostre avanzate capacità nella progettazione e produzione di grandi aerostrutture in materiale composito. Come annunciato nel nostro piano industriale puntiamo ad ampliare la mission della nostra Divisione Aerostrutture, valorizzando in particolare il nostro sito produttivo di Pomigliano e ad incrementare la nostra presenza in Cina, mercato dove siamo già presenti con elicotteri e sistemi del controllo del traffico aereo».


Secondo stime di mercato nei prossimi vent'anni in Cina ci sarà bisogno di oltre 1500 nuovi aerei wide body. Il programma CR929 è stato lanciato da COMAC, insieme all'azienda russa UAC, nel 2017 con l'obiettivo di sviluppare un velivolo a lungo raggio e fusoliera larga. Leonardo aveva siglato nel 2015 un accordo preliminare con COMAC, azienda statale cinese responsabile dei programmi aeronautici civili del paese, per avviare la collaborazione per lo sviluppo e la produzione di sezione di fusoliera in materiale composito. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino