Il Covid-19 non frena la tassa sui conti correnti, in arrivo a fine giugno, puntuale come ogni anno. Costa per le persone fisiche 34,20 euro per dodici...
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L’imposta di bollo viene prelevata direttamente dal conto corrente. Si paga per il solo fatto di averne aperto uno. L'entità del prelievo non varia sulla base né dei soldi depositati né del numero di operazioni effettuate. Solo se il limite di giacenza media risulta inferiore a cinquemila euro non è richiesto il versamento. Così la legge: «Si applica sugli estratti conto, inviati dalle banche ai clienti ai sensi dell’articolo 119 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, nonché estratti di conto corrente postale e rendiconti dei libretti di risparmio anche postali: per ogni esemplare con periodicità annuale. Come detto l'imposta vale 34,20 euro all’anno per le persone fisiche, ma questo mese si versa un quarto della somma, 8,55 euro. L’imposta non risparmia i titolari di libretti di risparmio bancari e postali.
Un'ulteriore deroga al pagamento dell’imposta di bollo sul conto corrente è data dalle capacità reddituali del risparmiatore. Ovvero, coloro che hanno un Isee inferiore a 7.500 euro sfuggono al balzello. A patto, chiaramente, che siano in possesso della certificazione rilasciata dall’Inps sul valore Isee. Al riparo infine le carte prepagate, pure se dotate di Iban bancario, oltre ai conti correnti Paypal che non rientrano nella categoria dei conti correnti bancari. Quanto al limite relativo invece alla giacenza media, fissato a quota cinquemila euro, è stato introdotto dal governo Monti nel 2012.
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Il Mattino