I tassi d'interesse nell'Eurozona potrebbero aumentare nel 2019. Parola di Jens Weidmann, membro del consiglio direttivo della Bce e numero uno della Bundesbank. Durante...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel suo discorso introduttivo, il presidente della Bundesbank ha affermato che la normalizzazione monetaria continuerà per un po' di tempo. Tuttavia, l'entità dell'espansione monetaria, vale a dire il quantitative easing varato dal governatore della Bce Mario Draghi, dovrebbe essere ridotta il più rapidamente possibile alla luce della forza dell'espansione economica in atto e dell'aumento dei prezzi domestici. In quest'ottica, Weidmann ritiene che gli acquisti netti di attivi debbano terminare entro la fine dell'anno e anche dopo la fine di questo programma la politica monetaria rimarrà molto accomodante. Un aumento dei tassi è dunque plausibile solo a partire dal 2019, dato che lo stesso Weidmann ha detto che la manovra di rientro deve essere «graduale e affidabile».
Weidmann è in pole position per prendere il posto di numero uno dell'Eurotower quando scadrà il mandato di Draghi a fine ottobre 2019 e il capo della Banca centrale tedesca è stato ed è ancora fra le voci più critiche rispetto alla direzione impressa dal banchiere italiano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino