Gioielli e posate, la Tesoreria di Stato svela i beni “segreti”

Il valore complessivo dei preziosi nel caveau è di 34 milioni di euro

Gioielli e posate, la Tesoreria di Stato svela i beni “segreti”
Gioielli, medaglie e forchettoni per arrosto. Ascolta: Irpef più leggera per i redditi medi: la riforma. Ed è boom delle nozze all'italiana: nel...

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Gioielli, medaglie e forchettoni per arrosto.

Non ci sono solo i tesori dei Savoia nei caveau della Banca d’Italia. In quello di via dei Mille, dopo un lavoro di ricognizione durato un lustro, che ha riguardato oltre 400 depositi, corrispondenti a più di duemila plichi o bisacce, è emersa la presenza di monete antiche, medaglie e onorificenze, titoli di debito pubblico nazionali ed esteri, oro e argento puro, documenti storici, oggetti preziosi, valute estere e non solo. Parliamo di un tesoretto del valore di circa 34 milioni di euro. Tra i beni custoditi nel caveau anche il cosiddetto Medagliere Mussolini, con il collare dell’Annunziata, la massima onorificenza che il re Vittorio Emanuele III concesse a Mussolini nel 1924. 


Tutto ha avuto inizio nel 2016, quando l’allora viceministro Enrico Zanetti, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, aveva impegnato il governo ad assumere le iniziative per completare l’inventario di beni da lungo tempo depositati presso la tesoreria statale. Di questo si è occupata la Commissione depositi in valori diversi custoditi presso la Tesoreria centrale dello Stato, istituita nel 2018, che ha anche curato il volume Beni Svelati, anche disponibile come pdf sul sito della Banca d’Italia, dove si fa luce sugli oggetti presenti in via dei Mille. E non mancano le sorprese. Perché accanto a valute estere, monete d’oro e certificati obbligazionari, sono spuntati, per esempio, coltelli e forchettoni per arrosto (con impugnatura in argento con stemma, corona e nodo sabaudi) che erano stati requisiti dalle autorità anglo-americane di occupazione durante la Seconda guerra mondiale e che successivamente erano stati riconsegnati al governo italiano. Nelle bisacce aperte dalla Commissione sono stati trovati poi diversi gioielli rinvenuti tra le macerie del terremoto di Reggio Calabria del 1908. In alcuni plichi era contenuta invece la documentazione del 1925 del prestito che il finanziere J.P. Morgan concesse allo Stato italiano. Infine, nella lista dei beni svelati trova spazio anche un medaglione con i ritratti dei fratelli ebrei Tullio e Dario Lovvy, deceduti al fronte durante la Prima guerra mondiale, lontani parenti della senatrice Liliana Segre. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino