Ue, Moscovici: «No ultimatum all'Italia, ma attendiamo nuove misure»

Pierre Moscovici
È «assolutamente sbagliato parlare di ultimatum. È in corso un dialogo positivo con l'Italia, soprattutto con il ministro Pier Carlo Padoan». Pierre...

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È «assolutamente sbagliato parlare di ultimatum. È in corso un dialogo positivo con l'Italia, soprattutto con il ministro Pier Carlo Padoan». Pierre Moscovici, commissario agli Affari Economici Ue tranquillizza l'Italia, non ci sarà alcun ultimatum, ma, aggiunge, «Ovviamente vogliamo vedere che misure verranno prese». L'Europa ha apprezzato l'impegno assunto dal governo italiano di «adottare misure di bilancio aggiuntive pari complessivamente allo 0,2% del Pil entro aprile 2017», ma alle parole dovranno - e celermente - seguire i fatti. 


Nel capitolo dedicato all'Italia delle Previsioni economiche invernali pubblicate ieri a Bruxelles, si legge che le misure saranno valutate non appena saranno disponibili dettagli sufficienti a valutare le specifiche disposizioni che saranno promulgate. Intanto, le previsioni sono riviste al rialzo. L'Italia è in crescita dello 0,9% nel 2017 e dell'1,1% nel 2018, rimangono critici i temi di incertezza politica e disoccupazione, che, uniti a debolezze strutturali, rallentano la ripresa. Sale il debito, dal 133,1% al 133,3% nel 2017. E sul debito la Commissione sottolinea la valutazione ancora in corso.

L'Italia sarà l'unico Paese della zona euro e dell'Unione, in generale ripresa, con un incremento del Pil inferiore all'1% quest'anno, a fronte della media di 1,6% nell'Eurozona e 1,8% nell'Ue. Il governo italiano ora lavora alle misure per i correttivi chiesti da Bruxelles, valutando tutte le opzioni per scongiurare possibili aumenti di tasse o aumenti sulla benzina. Allo stato attuale, la correzione sarà composta da tagli di spesa, proroga e ampliamento dello split payment sulla lotta all'evasione e aumenti di accise o tassazione indiretta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino