Verande su terrazze e balconi, ora l’installazione è libera: non ci sarà bisogno di autorizzazioni (purché siano amovibili)

Verande su terrazze e balconi, ora l’installazione è libera: non ci sarà bisogno di autorizzazioni (purché siano amovibili)
Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali per una spesa di 17 miliardi di euro. Ma non solo. Nel decreto aiuti bis, approvato...

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Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali per una spesa di 17 miliardi di euro. Ma non solo. Nel decreto aiuti bis, approvato definitivamente dal Senato (178 sì, 13 astensioni e nessun voto contrario), oltre agli interventi in supporto delle famiglie e delle aziende alle prese con gli stellari rialzi delle bollette energetiche, c’è anche una norma che amplia l’elenco delle opere in edilizia libera, quelle cioè che non hanno bisogno di nessuna autorizzazione preventiva. D’ora in poi tra queste opere ci saranno anche le vetrate per chiudere terrazzi e balconi, tecnicamente definite Vepa (vetrate panoramiche amovibili). Una norma che farà molto piacere a chi dispone di spazi esterni annessi alla propria abitazione e vorrebbe sfruttarli non soltanto nelle calde giornate estive, ma anche nelle fredde giornate invernali.

Nel decreto convertito in legge, infatti, c’è una norma che - modificando l’articolo 6 del Testo Unico Edilizia (Dpr 380/2001) - di fatto liberalizza l’installazione di queste vetrate, inserendole tra i lavori in edilizia libera che possono essere effettuati senza dover prima ottenere titoli abilitativi, certificazioni e autorizzazioni varie. Ci sono comunque dei paletti e dei requisiti da rispettare.  

A cominciare dal divieto di aumentare la volumetria della proprietà. A questo proposito l’amovibilità delle vetrate è un prerequisito indispensabile. Solo così, infatti, si potrà rispettare la norma che prevede che le vetrate non configurino «spazi stabilmente chiusi con conseguente variazione di volumi e di superfici, come definiti dal regolamento edilizio-tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile». Il mercato, comunque, offre numerose soluzioni a questo fine. 

Le vetrate inoltre devono essere in grado di assolvere anche i seguenti requisiti: protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, parziale impermeabilizzazioni da infiltrazioni di acque piovane, microareazione così da consentire «la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici». 

Anche l’impatto visivo dall’esterno dell’edificio deve essere minimo, e per questo motivo si parla di vetrate panoramiche. Le vetrate - recita la norma - devono «avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche».

Le misure principali del decreto aiuti bis riguardano il bonus da 150 euro che sarà erogato a novembre a tutti i lavoratori dipendenti e ai pensionati con un reddito inferiore a 20 mila euro; il credito d’imposta del 30% sui conti energetici delle imprese con consumi superiori a 4,5 chilowattora, quali ad esempio bar, ristoranti e piccoli esercizi commerciali. Soprattutto a causa del no della Lega tramonta invece la possibilità di calendarizzare in aula la delega fiscale, provvedimento fortemente caldeggiato dal governo Draghi. Nella legge quadro era contenuto, tra l’altro, l’avvio di una riforma per la riduzione delle aliquote Irpef, il superamento dell’Irap e l’introduzione del cashback fiscale.

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Il Mattino