Altri 25 siti escono dalla lista delle discariche abusive per le quali l'Italia è condannata a pagare una penalità semestrale, dopo la sentenza di condanna della...
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Le discariche per le quali non è più dovuta dallo Stato italiano alcuna penalità sono dunque 25: ben 14 riguardano la Regione Campania, quattro l'Abruzzo, tre il Lazio, una a testa la Sicilia, l'Umbria, il Veneto e la Toscana. Si tratta in particolare dei siti di Cava Baino (Casamicciola Terme, NA), Battitelle (Cusano Mutri, BN), Fosso delle Nevi (Durazzano, BN), Toppo Pagliano (Montefalcone di Val Fortore, BN), Calvano (Apice, BN), contrada Bolla (Solopaca, BN), Capitorto (Casalduni, BN), contrada chiusa Barricelli (Santa Croce del Sannio, BN), Sassinora (Morcone, BN), Fruscio (Calvi, BN), Sella del Corticato (Teggiano, SA), Cavone Santo Stefano (Rotondi, AV), Formulano (Villamaina, AV), Petrito Colle Ducito (Gioia Sannitica, CE), Civitella (Torrebruna, CH), Fonticello (Colledimacine, CH), Fosso Quercia La Serra (Montebello sul Sangro, CH), Valle dei Dieci (Taranta Peligna CH), Valesani Le Cese (Patrica, FR), Monte Castellone (Monte San Giovanni Campano, FR), Punta delle Monache (Vignanello, VT) Penisola Magnisi (Priolo Gargallo, SR), Vignavecchia (Gualdo Tadino, PG), Area Sordòn (Venezia) e Le Porte (Isola del Giglio, GR). Complessivamente, restano 77 le discariche abusive sulle quali l'Italia proseguirà il confronto con gli organismi europei: 23 sono in Calabria, 14 in Abruzzo, 11 in Campania, 10 in Sicilia, sei nel Lazio, in Puglia e in Veneto, una nelle Marche.
«Cominciano ad emergere - dichiara il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca - i primi risultati concreti a conferma che la Campania è all'avanguardia nelle politiche ambientali e di tutela del territorio. Nei prossimi mesi i risultati saranno più marcati ed evidenti con il via alle operazioni di rimozione delle ecoballe relative al secondo lotto, e con il completamento e l'attivazione degli impianti di depurazione. Di fronte a una realtà spesso drammatica, è davvero cominciato il percorso per una bonifica e un risanamento generale. C'è ancora molto lavoro da fare ma la riqualificazione è ormai pienamente in corso». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino