Volkswagen, il duello con i fornitori blocca quasi trentamila operai

Volkswagen, il duello con i fornitori blocca quasi trentamila operai
Il braccio di ferro tra Volkswagen e due fornitori continua e al momento, nonostante un appello del Governo tedesco a risolvere la questione con un'immediata trattativa, non...

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Il braccio di ferro tra Volkswagen e due fornitori continua e al momento, nonostante un appello del Governo tedesco a risolvere la questione con un'immediata trattativa, non è prevedibile quando e come finirà: per questo sono state varate, per quasi 28 mila operai, misure di «flessibilizzazione» del lavoro in sei impianti, da attuare sino a fine mese ricorrendo anche all'orario ridotto. La produzione «è stata interrotta in diversi impianti», sottolinea Volkswagen in un comunicato in cui conferma che - nonostante ordinanze di tribunale che impongono la ripresa delle consegne - i fornitori «finora non hanno rispettato questo obbligo».


Il gruppo continua a cercare «un accordo» ma, dato che «l'ulteriore sviluppo» della vicenda «non è prevedibile», ha introdotto la non meglio precisata «flessibilizzazione» del lavoro. L'impatto maggiore è quello sulla fabbrica di Wolfsburg, la città sede del gruppo, dove si produce l'auto-simbolo «Golf»: fino al 27 agosto sono coinvolti dalla misure «circa 10 mila dipendenti» (circa 7.500 quelli colpiti alle catene di montaggio della Passat a Emden e 6.000 a Zwickau).

A sfidare e ingrippare il colosso mondiale bloccando soprattutto la produzione di vetture Golf, sono due fornitori del gruppo «Prevent», basato formalmente in Slovenia ma sviluppatosi in Bosnia-Erzegovina, come ha riferito il sito del settimanale tedesco Der Spiegel. Un portavoce del tribunale di Braunschweig ha rivelato che il gruppo chiede 40 milioni di euro di danni anche alla Daimler. Il blocco delle forniture di parti dei meccanismi di trasmissione e di coperture dei sedili assicurate da due società del gruppo Prevent, «Es Automobilguss» e «Car Trim», sta mettendo in difficoltà circa 500 altri fornitori di componenti della Golf: a causa dello stop della produzione della vettura, a cascata devono stoccare i loro prodotti con conseguenze definite «consideravoli», da un dirigente dell'Associazione «dell'economia dei materiali» tedesca.


Il governo tedesco, attraverso un portavoce, si è appellato a Volkswagen e Prevent Group affinchè risolvano il braccio di ferro il più presto possibile. Analisti Ubs, secondo il quotidiano Die Welt, hanno stimato di recente in circa 100 milioni di euro a settimana il ricavato lordo che Volkswagen perderà nella contesa nel solo stabilimento di Wolfsburg. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino