Il braccio di ferro senza precedenti tra Volkswagen e due suoi importanti fornitori si è concluso con un accordo: l'intesa tra la massima casa automobilistica europea e...
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Sui dettagli dell'intesa le due parti, almeno fino al tardo pomeriggio, non hanno fatto annunci ufficiali. Car Trim GmbH e Es Automobilguss, le due aziende sassoni del gruppo tedesco-bosniaco Prevent, hanno però fatto sapere che riprenderanno ad assicurare le forniture di coperture di sedili e di ingranaggi per la trasmissione che avevano causato il blocco. In parallelo i sei impianti Vw in qualche misura bloccati, tra l'altro anche quelli di Emden, Zwickau e Kassel, in giornata si stavamo preparando alla ripresa della produzione.
Il braccio di ferro, scrive l'agenzia Dpa, si è consumato su un progetto secondo il quale Car Trim deve consegnare coperture di sedili per Vw e Porsche dal 2017 ma su cui Volkswagen ha lamentato carenze qualitative. Dato che l'azienda del gruppo Prevent aveva già iniziato a produrre, ha chiesto un indennizzo milionario «a due cifre», conferma l'agenzia avallando l'indiscrezione già circolata di 58 milioni di euro, e ha avanzato altre richieste che il colosso di Wolfsburg non ha voluto accettare, andando allo scontro che ha coinvolto anche la Es.
La «prova di forza» Volkswagen-Prevent «potrebbe spingere altri fornitori a insorgere» contro gruppi autobilistici europei, ha sostenuto il quotidiano economico tedesco Handelsblatt parlando di «precedente che mette sotto pressione» i «grandi costruttori di auto d'Europa». «Anche Bmw e Daimler hanno tirato il freno» dei risparmi nel rapporto dei fornitori, scrive il quotidiano aggiungendo che però nel caso di Volkswagen il metodo «perfezionato» dal responsabile acquisti di Vw, Francisco Garcia Sanz, per scaricare i costi del diesel-gate ha reso le trattative «le più dure». «Nel settore dei fornitori l'esito dello scontro» viene «seguito molto attentamente», riferisce il quotidiano citando un «fornitore tedesco meridionale che non si vuole esprimere pubblicamente».
Comunque per ora lo stallo, che stava preoccupando anche il governo di Berlino intervenuto lunedì per chiedere una rapida intesa dato che soldi facili per pagare l'orario ridotto di un'azienda non ce ne sono, è ormai sbloccato. «Es» ha annunciato che con Volkswagen è stato concordato di proseguire la collaborazione «in tutti i settori». Sono stati poi elaborati «principi» per regolare questa cooperazione futura. Inoltre c'è stata una «equa intesa» sui temi finanziari irrisolti, ha reso noto un suo manager, Alexander Gerstung, senza precisare meglio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino